La mattinata infernale dei pendolari

Guasto alla linea elettrica tra le stazioni di Pisciotta e Celle di Bulgheria. Treni bloccati e passeggeri rimasti a terra

PISCIOTTA. Tutto bloccato ieri mattina sulla linea ferroviaria Sapri-Salerno, quella presa soprattutto dai pendolari.

Treni soppressi, ritardi, disagi, proteste e impegni di lavoro saltati per via di un guasto alla linea elettrica tra le stazioni di Celle di Bulgheria e Pisciotta. Contemporaneamente un calo di energia dovuto probabilmente a dei lavori in corso sulla tratta e la rottura del pantografo, lo strumento che fa passare la corrente elettrica dalla linea aerea al treno.

E’ iniziata così ieri mattina l’odissea di centinaia di pendolari diretti dal golfo di Policastro e dal Cilento a Salerno e a Napoli.

Il regionale delle 6:20 in partenza da Pisciotta e diretto a Napoli è rimasto fermo in stazione per alcune ore bloccando di fatto l’intera circolazione. Quello di ieri è solo l’ultimo caso di guasto a un convoglio di Trenitalia.

«Da alcuni mesi i ritardi sono aumentati –spiega Maria Antonia Coppola, viaggiatrice diretta a Salerno – Ormai viaggiare sui treni è diventata un’incognita. E’ necessario approfondire il problema creando un dossier sulle criticità del servizio».

«Altro che alta velocità – rincara la dose Tonino Pomarico, operatore turistico di Camerota rimasto bloccato ieri mattina in stazione - Fra guasti, incidenti e inconvenienti di varia natura, i treni sono sempre più il mezzo adatto per trasformare un viaggio in un' odissea. La verità è che preferiscono investire da Salerno in su lasciando all’abbandono e all’isolamento il Cilento».

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere provinciale del Pd Salvatore Iannuzzi che ha chiesto maggiore attenzione per il trasporto pubblico per il Cilento.

«L’infrastrutturazione del trasporto pubblico nella parte sud della provincia – ha dichiarato Iannuzzi - risulta estremamente lacunosa nonostante le tante proteste espresse a più livelli. Permane - continua il consigliere -una condizione deficitaria che rischia di dare la spallata finale al completo tracollo dell’economia di territori ormai dimenticati. Nei prossimi giorni rappresenterò ai competenti assessorati provinciali e regionali la necessità di destinare ulteriori risorse per il riassetto globale del trasporto in provincia di Salerno a quello ferroviario».

Vincenzo Rubano

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