Salerno

La maggioranza litiga sulla movida

Le nuove regole presentate dall’Amministrazione non piacciono al consigliere di Campania Libera, Corrado Naddeo

SALERNO. «La movida non può essere corrida». Parola del consigliere Corrado Naddeo, capogruppo di Campania libera, che sulla sua pagina Facebook attacca pesantemente i nuovi provvedimenti dell’Amministrazione approvati per venire incontro alle esigenze dei gestori della movida e che sono stati presentati soltanto l’altro giorno nel corso di una conferenza stampa. La semplificazione burocratica, annunciata dall’assessore Dario Loffredo, diventa l’occasione per manifestare l’ennesima spaccatura all’interno della maggioranza che sostiene Vincenzo Napoli.

«Si può discutere su tutto – esordisce il medico salernitano – ma alcune cose vanno chiarite: il diritto a fare impresa nel settore intrattenimento non può prescindere dal diritto dei cittadini a non essere espropriati delle parti più belle della nostra Salerno o privati del sacrosanto diritto di vedere rispettate le più elementari regole del vivere civile». Il problema è noto: la paura che la semplificazione possa veder dilagare il fenomeno del “tavolino selvaggio”. Più volte si è discusso nei mesi scorsi di questo argomento nelle varie commissioni ed anche per questo il progetto di un accordo con la Soprintendenza per snellire l’iter è rimasto fermo per diverso tempo. «Pensare di trasformare una grande parte del centro di Salerno – continua il consigliere – in un far west dove non si possono far rispettare le regole per carenza cronica di uomini della polizia municipale realmente operativi in strada oppure per la limitazione del loro orario di lavoro, visto che dalle 23.30 la città non ha più un presidio d’ordine significativo in termini numerici per arginare ogni forma di abuso: dal parcheggio auto criminale agli schiamazzi di ogni genere, musicali e non, senza trascurare l’alcol che si dispensa a gogo a tutti, compresi ubriachi e minorenni, non mi troverà mai d’accordo». Allo stesso modo, Naddeo dichiara di non poter essere mai d’accordo con l’idea di poter «agevolare qualunque forma di trasformazione di micro locali in pizzerie, friggitorie, pub, discoteche per distruggere la vita normale delle persone». La denuncia di Naddeo va ben oltre, quindi, le singole iniziative intraprese e si allarga all’intero modo di gestire il fenomeno della movida nel centro cittadino.

«Su questo – conclude – sarò intransigente e chiaro, sempre. Essere al fianco degli operatori del settore, come voglio essere anche io, non può prescindere dalla tutela dei cittadini tutti». Quello che non sfugge è che al di là della polemica specifica, Corrado Naddeo è a capo di quel gruppo, Campania libera, che sin dall’insediamento della nuova consiliatura si è dimostrato molto critico nei confronti dell’Amministrazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA