La macelleria Trezza nel mirino dei ladri 

In due hanno prelevato mille euro e messo a soqquadro il negozio. Il titolare: «È già il sesto furto. Servono pene più severe»

Ancora furti sul territorio cittadino. Nel mirino, stavolta, l’attività commerciale di Aldo Trezza, presidente di Confesercenti Cava e consigliere della Camera di Commercio di Salerno. I ladri, nella notte tra domenica e ieri, si sono introdotti nella nota macelleria di via Veneto riuscendo a portare via un bottino di almeno mille euro e mettendo a soqquadro l’intero negozio.
A raccontare i dettagli dell’accaduto è stato, in mattinata proprio Aldo Trezza, il quale ha immediatamente sporto denuncia al commissariato di Pubblica sicurezza mentre sono in corso le indagini per risalire ai responsabili. «La scientifica ha effettuato tutti i rilievi del caso – ha raccontatoil commerciante –. Dai primi risultati è emerso che con tutta probabilità i responsabili del furto siano due. Non hanno lasciato tracce riconoscibili, segni di scasso o impronte digitali quindi, secondo gli inquirenti, sicuramente hanno agito utilizzando i guanti e con tutta probabilità erano riusciti anche a procurarsi le chiavi del negozio. A parte la refurtiva di 1000 euro – continua il presidente di Confesercenti Cava –, hanno preso poco altro: qualche documento e messo in disordine il piccolo ufficio interno alla macelleria. Per quanto riguarda la merce non ci risulta manchi nulla. Ora attendiamo di vedere dalle telecamere di videosorveglianza se i responsabili, probabilmente due, siano riconoscibili o meno. Hanno provato ad entrare anche nell’esercizio commerciale accanto, un fruttivendolo, ma senza esito».
L’episodio verificatosi in nottata, ora, continua a tenere accesi i riflettori sulla questione sicurezza in città. Nell’attesa che venga sottoscritto con la Questura il famoso “patto di sicurezza” per la predisposizione di attività interforze tra polizia, vigili, carabinieri e finanzieri per un controllo del territorio più capillare, Aldo Trezza – in qualità non solo di vittima, ma soprattutto di rappresentante delle categorie commerciali prese spesso di mira insieme alle abitazioni dei privati – ha puntato l’accento sulla garanzia delle pene.
«È almeno il sesto furto che registro ai danni del mio esercizio commerciale – ha aggiunto Trezza –. Di certo non posso farne una colpa all’amministrazione che sta mettendo in campo ogni azione possibile per la tutela dei suoi cittadini. Il problema è a monte: c’è necessità della garanzia delle pene. I ladri, una volta individuati, devono rimanere in carcere. Niente patteggiamenti o sconti. Solo così si potrà agire in maniera deterrente ed evitare che episodi così continuino a perpetrarsi».
Giuseppe Ferrara
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