L'OPINIONE

La lezione che arriva dalla scienza

Nel contenimento del virus la ricerca non ha evidenziato vantaggi dalla chiusura

La scelta di far ripartire la “didattica in presenza”, sospesa con ordinanza del Presidente della Regione Campania, censurata dal governo Conte e attenzionata dal Tar Campania, è una buona risposta della politica, che sana la collisione creatasi tra le esigenze di tutela della salute con il diritto costituzionale all’istruzione. Sovente, per fare una “cosa buona” si rischia di ottenere un risultato “non buono”. Aveva ben visto lungo G.B. Vico, quando teorizzò “l’eterogenesi dei fini”: la conseguenza non intenzionale di un’azione intenzionale. Gli esperti epidemiologi di mezzo mondo, unanimemente hanno certificato, con le ragioni della scienza, come la chiusura della scuola influisca meno di quanto non possa incidere un pannicello caldo nella cura della peste. The Lancet, in un lavoro pubblicato da un’equipe di scienziati guidati da Russel M Viner, sostiene che la chiusura delle scuole abbia un impatto diverso da quello che si riscontra nella diffusione dell’influenza stagionale.

E un altro studio su Jama Pediatric, pubblicato da un pool di scienziati Rosalind M. Eggo, che lo ha validato, mostra come non vi siano evidenze scientifiche sui vantaggi reali della chiusura come metodo di contenimento del contagio, in quanto i bambini non sono un supervettore del virus. E Jama Network, a prima firma Lei Zhang, ha certificato come dopo la chiusura della scuola durante il lockdown siano aumentati con una significatività che va dal 35% al 94% alcuni sintomi psicopatologici: depressione, autolesionismo, rimuginio rabbioso.

Danni ancora più gravi su bambini e ragazzi con disturbi del neurosviluppo e dello spettro autistico e con depressioni. Va dato atto al Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, per aver compreso le ragioni di numerosi sindaci che avendo avuto in maniera empirica riscontri attraverso l’ascolto delle famiglie, hanno avallato la proposta elaborata dal sottoscritto e dal collega, sindaco di Pollica, Stefano Pisani, per ridare ai bambini la “Loro Scuola”. Ed egli ha ben fatto ad istituzionalizzare un progetto speciale per i bambini disabili, soprattutto dello spettro autistico, che sono i più penalizzati dalle misure restrittive imposte dalla pandemia. A De Luca sarà utile chiedere, almeno nei territori a minore contagio della popolazione scolastica, come il Cilento, uno sforzo in più: ridare la scuola anche ai ragazzini delle scuole medie.

*Sindaco di Cicerale