La “lady di pietra” resta in silenzio

La strategia della consigliera regionale Paolino. Ora è battaglia in Forza Italia

SCAFATI. Per molti è la “lady di pietra” della politica scafatese. Impassibile come una statua, imperscrutabile come una maschera: Monica Paolino non solo non parla sullo scioglimento del Comune ma non lascia trasparire la benché minima emozione. Le lacrime del primo giorno dell’operazione “Sarastra” si sono asciugate dietro l’ostentazione di una fierezza che l’inchiesta della Dda sta cercando di scalfire. La consorte dell’ex sindaco Pasquale Aliberti e consigliera regionale di Forza Italia, dunque, continua a seguire la strada del silenzio sulla vicenda giudiziaria che riguarda lei, il marito e che ieri ha portato il Consiglio dei Ministri a sciogliere l’Ente di Palazzo Mayer per infiltrazioni camorristiche.

Soliti confronti coi fedelissimi e sostegno massimo all’uomo della sua vita, ma nessuna dichiarazione ufficiale sulla vicenda. Una strategia che conferma quanto già fatto lo scorso dicembre presso la Dda di Napoli, quando decise di fare scena muta davanti al pm Vincenzo Montemurro. Dopo il terremoto di ieri adesso è lei l’unico politico scafatese con un ruolo amministrativo, anche se ora incombono sul suo futuro le scelte di Forza Italia. Nei giorni scorsi i vertici salernitani del partito di Berlusconi hanno espresso fiducia a lei e al marito, ma da ieri lo scenario è cambiato. Luca Celiberti, ex consigliere comunale e già componente del Cda di Scafati Solidale, in serata ha contattato i vertici provinciali dei forzisti per un confronto. E già si parla di un commissariamento del partito cittadino.(d.g.)

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