IL CASO

La guida non entra. Gruppo di turisti rinuncia alla Certosa di Padula

La denuncia di Albanese: «Niente visita per la burocrazia». Il Polo Museale della Campania: «C’è un regolamento»

PADULA. Un gruppo di turisti tedeschi ha rinunciato a visitare la Certosa di Padula perchè non è stato autorizzato l’ingresso di una guida tedesca che accompagnava il gruppo. L’episodio è stato denunciato pubblicamente da Michele Albanese, direttore generale della Banca Monte Pruno che domenica si trovava nella Certosa di San Lorenzo per inaugurare la Giornata Fai che ha avuto come protagonista il monumento simbolo di Padula e per prendere parte alla Giornata del Ricordo dedicata agli orfani hanno vissuto nella Certosa quando all’interno della stessa si trovava anche un orfanotrofio. «Dobbiamo darci tutti da fare per valorizzare questo tesoro e sono rimasto basito - ha raccontato ancora Albanese nel corso del suo intervento alla Giornata del Ricordo - quando ho saputo che una guida tedesca non è stata autorizzata ad accompagnare un gruppo di turisti tedeschi all’interno della Certosa e tuttavia nessuna guida italiana capace di parlare il tedesco è presente nella struttura. In questo modo è normale che ai tedeschi che erano arrivati a Padula a bordo di tre pullman sia passata la voglia di visitare la Certosa».
Albanese ha annunciato di volersi impegnare in prima persona per fare in modo che il monumento certosino venga valorizzato e ha inoltre puntato il dito contro la scelta di prevedere una serie infinita di adempimenti e costi esorbitanti per poter utilizzare la Certosa in occasione di manifestazioni con fini sociali.
«Ci si scontra con una burocrazia assurda e intollerabile. Bisogna agire e restituire la Certosa alla gente – conclude il direttore generale della Monte Pruno - perché appartiene a tutti noi. Mi impegno con la banca a partecipare a questa battaglia, e non soltanto sotto l’aspetto economico. Siamo pronti anche a una battaglia legale nei confronti della Sovrintendenza se fosse necessario e se non si raggiungerà una intesa degna di questo territorio. Si tratta di un sopruso e di una intolleranza che non sono degni né della città di Padula, né del Diano né dell’Italia».
Sulla vicenda è intervenuta Anna Imponente, direttrice del Polo Museale della Campania che ha risposto alle dichiarazioni di Albanese sostenendo che «non si è riscontrato alcun episodio - si legge nella nota - riferibile a quanto sostenuto dal dott. Albanese, anche perchè l’ingresso delle guide turistiche è regolato secondo legge, come chiaramente indicato nella cartellonistica posta all’ingresso della Certosa». Per quanto riguarda invece le difficoltà per l’utilizzo di spazi della Certosa per l’organizzazione di manifestazioni «si rammenta - scrive la direttrice - che l’uso dei beni è disciplinato dal codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e la concessione d’uso del bene è soggetta ad un tariffario».

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