IL CASO

La guerra dei palazzi “vip” a Salerno, vince il gruppo “Rainone”

Una inquilina del “Santoro” aveva contestato la trasformazione delle ex Poste

 

SALERNO - Lo scontro a suon di carte bollate e di udienze tra due palazzi “vip” del centro cittadino, quello delle ex Poste (sottoposto ad un intervento di restyling che lo ha trasformato in un immobile di lusso) e palazzo Santoro, finisce con la vittoria del primo. I giudici della Seconda sezione del Tar di Salerno (Nicola Durante, presidente; Olindo Di Popolo, consigliere, estensore; Igor Nobile, referendario), infatti, hanno respinto il ricorso di un’inquilina di palazzo Santoro che accusava la società della famiglia Rainone che ha ristrutturato il palazzo delle Poste di aver ampliato le volumetrie fino a togliere la vista del mare. Ma, alla fine, secondo i giudici di Largo San Tommaso il paventato ingrandimento volumetrico non c’è stato e nessuna speculazione edilizia è stata messa in atto tant’è che l’inquilina ricorrente è stata anche condannata al pagamento delle spese, quantificato in 5mila euro.

Eleonora Tedesco

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