POLITICA

La guerra dei De Luca Roberto contro Piero

Entrambi i figli del presidente aspirano alla sua eredità politica ed elettorale E sono convinti che il primo che si candiderà potrà imporsi come successore

SALERNO. Il previsto rimpasto di giunta al Comune e le imminenti elezioni di maggio prossimo più che alterare gli equilibri della maggioranza del sindaco Vincenzo Napoli rischiano di mettere in discussione quelli familiari dell’attuale presidente della Campania. Dopo la vittoria su Stefano Caldoro , l’attenzione mediatica si è subito spostata – e con insistenza – sul futuro dei due figli dell’ex sindaco di Salerno, Piero e Roberto. In ballo, c’è un’eredità importante: un bacino di consensi elettorali che fa gola ad entrambi, ma chi scenderà in campo per primo potrebbe bruciare l’altro sul tempo ed imporsi come il diretto successore.

A dare inizio a questa corsa è stato il primogenito del neo governatore, Piero, il quale non ha neanche atteso che il padre mettesse piede per la prima volta a Santa Lucia, per dire che sì, a lui seguire le orme paterne che conducono a Palazzo di Città, non dispiacerebbe affatto. «Credo – disse il 4 giugno in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno - che per chiunque sia un onore immaginare di governare la propria città. Ma – aveva poi aggiunto tentando di correggere il “tiro” delle sue affermazioni – manca ancora un anno alle elezioni e in politica un anno equivale a un’era geologica». Negli ultimi due anni aveva mantenuto un profilo basso, “emigrando” a Bruxelles in qualità di avvocato alla Corte di Giustizia europea.

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