La granita in brioche conquista i salernitani

SALERNO. Notoriamente il colore giallo è il simbolo della luce, del sole ma anche dell’energia. Nel mondo culinario, invece, il giallo richiama subito alla mente i limoni. Il rimando a quelli della...

SALERNO. Notoriamente il colore giallo è il simbolo della luce, del sole ma anche dell’energia. Nel mondo culinario, invece, il giallo richiama subito alla mente i limoni. Il rimando a quelli della Costa amalfitana e a quelli siciliani è presto fatto. Ora anche a Salerno c’è un posto dove “assaporare” il sole della Sicilia, gustando la prima brioche con granita fatta al cento per cento con prodotti siciliani. Al timone di “Giallo Limone”, che da poco ha aperto i battenti al Corso, c’è Serena Moscato, 29 anni, dieci dei quali passati in giro tra Roma, Londra e Milano. Potrebbe sembrare la protagonista di “Roma-Bangkok”, una delle hit di questa estate cantata da BabyK in collaborazione con Giusy Ferreri, ma non lo è. Il viaggio di Serena è iniziato a 19 anni, quando con un diploma di maturità sotto il braccio e una valigia piena di sogni decise di lasciare Campagna e la Piana del Sele, e di proseguire gli studi nella capitale. Roma le diede opportunità per gli studi e le prime esperienze lavorative. Ma si sa, quando il cuore scalcia e si pone irrequieto nel restare fermo in un posto, la mente non può fare altro che assecondarlo. E così Serena vola a Londra, un po’ per studiare la lingua e un po’ per cercare la sua dimensione, lavorando in alcuni pub e ristoranti. Una volta rientrata in Italia si stabilisce a Milano dove comincia a lavorare in un’agenzia pubblicitaria. Ed è lì che ha la sua illuminazione: «Ho capito che stare seduta su una sedia dietro a una scrivania non faceva proprio per me –spiega – Io sono una di quelle che ha bisogno di avere il contatto con le persone. Mi piace stare in mezzo alla gente». E così Serena vola in Sicilia, complice anche quel lavoretto trovato a Milano, in una gelateria siciliana, per arrotondare e non gravare sulla famiglia. Lì impara i segreti per produrre, artigianalmente, la vera granita siciliana. «La regola è una – spiega – adoperare, esclusivamente, frutta di stagione. Credo che la bontà di un prodotto sia dato principalmente dalla genuinità della materia». Dalle mandorle ai pistacchi siciliani alla cioccolata dell’Ecuador, conosciuta proprio in Sicilia: «Ho preso tutto quello che mi è piaciuto di quella terra» racconta.

Abolito tutto ciò che è di produzione industriale, no anche alla nutella e ai svariati gusti che ne derivano, da Giallo Limone la regola è solo una: che sia fresco. Dalle brioche, lasciate lievitare per oltre dodici ore, agli otto gusti di granita preparati ogni giorno, dai cannoli siciliani riempiti al momento, ai svariati gusti di gelato. Ma qual è il gusto preferito dai salernitani? «All’inizio – continua Serena – tutti erano orientati sul limone, un classico oserei dire. Ma devo dire che anche la granita di mandorla e di pistacchio sta cominciando a riscuotere un notevole successo». Ma Serena non è sola nella sua avventura: «C’è Gerardina – conclude – che considero un vero e proprio angelo custode».

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