La Giunta degli scontenti

La scelta di Napoli come vicesindaco stoppa le velleità degli assessori in carica

SALERNO. C’è chi applaude e chi no. Certo è solo una foto, quella che apre questa pagina, ma è uno spunto. Sono seduti vicini durante l’assemblea pubblica che il sindaco De Luca ha convocato l’altro giorno nel Salone dei Marmi a Palazzo di Città. Sono Anna Ferrazzano consigliere d’opposizione, competitor del sindaco alle ultime amministrative e sempre più organica alla maggioranza e l’ex assessore al Turismo del Comune di Salerno, Enzo Maraio. Certo è solo una foto, ma in questo scatto la Ferrazzano applaude e Maraio no.

Qualcosa s’è rotto anche a Palazzo di Città, è inutile nasconderlo, negarlo. Non c’è nulla di male. La scelta di De Luca di puntare su Enzo Napoli e strategicamente perfetta. Ma i mal di pancia saranno arrivati a molti. Forse non tanto a Maraio, che pure avrebbe preferito scegliere lui il momento più adatto per dimettersi e lanciare la sua candidatura alle regionali in un clima meno assordante di questo, ma tant’è. La scelta di Napoli forse sarà servita anche a non fare a chi figlio e chi figliasto, ma chi aveva maturato legittime ambizioni sicuramente ci sarà rimasto con tanto di naso.

Sicuramente ci sarà rimasta male Eva Avossa per anni sua vice: niente di che, fosse solo che al posto di De Luca ha firmato tutte le delibere anche quelle più delicate. Anche lei, in quel balletto della decadenza durato mesi, crediamo ci avesse fatto la bocca a diventare sindaco e traghettare l’amministrazione fino alla fine. E pazienza. E l’assessore Nino Savastano? Se chiedete a lui vi dirà che anche il consigliere provinciale non avrebbe voluto farlo. Un soldato affidabile e prezioso che seduto su quella poltrona, anche per il brevissimo tempo che resterà libera, avrebbe se non altro offerto grande verve oltre a mantenere la barra dritta. E pazienza. Anche Luca Cascone, l’assessore alla Mobilità, crediamo ci avesse fatto un pensiero. Fosse solo come premio per il lavoro e gli attacchi ricevuti in questi mesi di Luci d’Artista. Per lui sarebbe stata anche una buon vetrina in vista delle regionali. E pazienza. A bocca asciutta anche Mimmo De Maio, ma purtroppo per lui sul suo assessorato incombono i cantieri aperti e sarebbe stata una follia cambiare: ma si poteva sempre mantenere anche la delega. E pazienza. Qualche mal di pancia sarà venuto anche all’assessore al bilancio, Alfonso Buonaiuto, non tanto perché gli avrebbe fatto piacere sedere su quella sedia, ma perché ora, senza De Luca, per il delicato ruolo che ricopre in giunta, sarà un po’ più difficile che qualche funzionario e dirigente firmi. E dunque anche per lui si prospettano salti mortali. E pazienza.

Anche tra i consiglieri comunali crediamo che qualche mal di pancia sia scattato. Una prospettiva di “carriera”.

Non tanto di diventare vice ma in un rimpasto di giunta qualcuno pure ci sperava. Poteva essere Augusto De Pascale che finalmente da delegato alla Protezione civile ne diventava assessore. Ma anche Marco Petillo, o Luciano Provenza ma anche e perché no, Dario Loffredo. Insomma, giochi a parte, crediamo che qualche ambizione pure fosse legittima. E forse tradirla, significa anche allentare quella corda che tiene tutti uniti. E pazienza.

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