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La giunta civica “minata” dalla politica

CAPACCIO. Un’amministrazione civica in cerca di una propria connotazione politica. Alcuni consiglieri comunali di Capaccio, infatti, non rinunciano a definire la propria posizione pur restando nella...

CAPACCIO. Un’amministrazione civica in cerca di una propria connotazione politica. Alcuni consiglieri comunali di Capaccio, infatti, non rinunciano a definire la propria posizione pur restando nella lista civica di appartenenza e senza la “pretesa” di un ufficializzazione della scelta in Consiglio. È il caso del consigliere Franco Sica, che ha preso parte alla prima riunione tenutasi in provincia di “Prima l’Italia”, il movimento politico lanciato da Gianni Alemanno. Promotori dell’incontro, presieduto da Antonio Tisci, membro del consiglio direttivo nazionale, sono stati Giovanni Graziano e Claudio Pignataro. A dare il benvenuto agli attivisti proprio il consigliere Franco Sica. «Abbiamo rimesso insieme – ha spiegato Sica – quel progetto partito circa sei anni fa quando ci si incontrava per discutere dei temi più importanti del nostro Paese. Molti mi chiedevano, soprattutto in questa fase di crisi e insoddisfazione, in quale partito mi collocassi. Ho risposto che il mio partito si chiama Capaccio perché avevo e ho un ruolo amministrativo importante con la delega allo sport». La maggioranza ha stretto un patto, col quale tutti i consiglieri hanno rinunciato alla propria identità politica in Consiglio rimanendo nei gruppi civici delle liste presentate alle elezioni. «Sì, la nostra è un’amministrazione civica – ha ribadito Sica – ma al suo interno vi sono esperienze politiche che vanno da un estremo all’altro. Quando sono stato chiamato per aderire a questo progetto ho visto riaprirsi una porta che si era socchiusa. Mi auguro che si possa riprendere il percorso lasciato per fare una politica vera e seria, che purtroppo siamo stati costretti ad abbandonare per decisioni che abbiamo dovuto accettare».