vietri sul mare

La gang di Dragonea dal giudice

I Senatore e Salsano devono difendersi dall’accusa di estorsione

VIETRI SUL MARE. C’è attesa per gli sviluppi dell’inchiesta che ha portato in cella i «ciacianielli»: la famiglia di Vietri che dettava la “legge” nella frazione Dragonea.

Nel corso delle operazioni di arresto i carabinieri hanno eseguito numerose perquisizioni locali a carico di soggetti ritenuti di “interesse investigativo”. Oggi cominciano gli interrogatori di garanzia dei cinque colpiti da misura cautelare in carcere.

Dinanzi al gip Stefano Berni Canani, che ha firmato l’ordinanza su richiesta del pm della Dda Vincenzo Senatore, sfileranno Roberto Senatore, 43 anni, e i figli Ivan, Christian e Alfonso, di età compresa tra i 21 e 19 anni, e Alessio Salsano, 24 anni, convivente della figlia di Senatore.

Il capostipite è detenuto per altro al carcere di Fuorni come il figlio Ivan recluso in quello di Benevento. Christian Senatore, invece, era già agli arresti domiciliari. Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dagli avvocati Antonio Boffa e Domenico Fasano.

La famiglia Senatore è accusata di associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso.

Gli contestano capi di imputazione per rapina aggravata, estorsione aggravata e tentata, minaccia a pubblico ufficiale. per il gip avevano creato un clima di terrore nella frazione di Vietri, costringendo alcuni imprenditori a pagare il pizzo per poter lavorare in pace.

Tra le vittime un commerciante di legna, un proprietario terriero e un funzionario del Comune di Vietri, minacciato negli uffici del municipio.

I «ciacianielli» facevano sfoggio di tutta la loro spavalderia, facendosi forti di collegamenti delinquenziali con la zona di Scafati. Roberto è figlio di quell’Alfonso, detenuto a Fuorni, considerato uno degli esponenti di vertici dell’organizzazione dedita allo spaccio con epicentro a Scafati e ramificazioni in mezza provincia.

Un’organizzazione, quindi, molto ramificata.

(m. l.)

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