La frazione di S. Vincenzo invasa dai topi

Mercato San Severino: secondo i residenti spuntano dalla rete fognaria e sbucano sulla strada

MERCATO SAN SEVERINO. Monta la protesta dei residenti delle frazioni alte per un presunto allarme igienico-sanitario segnalato da alcuni abitanti del posto. Lungo la strada provinciale di collegamento tra San Vincenzo e Bracigliano è stata segnalata la presenza, costante, di topi che sbucano dalle fognature.

Le segnalazioni sarebbe stata indicata anche alle autorità locali, alle quali è stato chiesto un immediato intervento di derattizzazione della zona prima che si verifichi il proliferare di colonie di roditori. I quali si aggirerebbero nei dintorni dei quartieri residenziali, dove spesso i bambini trascorrono il loro tempo libero all’aperto giocando nei parchi urbani o nei pressi di strutture sportive e di intrattenimento.

«È da un bel po di tempo – racconta una residente del Parco San Bartolomeo alla frazione Carifi - che in questa zona non viene effettuata una disinfestazione e una derattizzazione. Nei giorni scorsi, uscendo fuori al balcone di casa mi sono trovata di fronte non uno, ma btre topi che giravano indisturbati nei pressi delle finestre della mia abitazione. È necessario un intervento immediato da parte delle autorità sanitarie locali per arginare questo fenomeno». A completare il quadro delle lamentele ci sono il mancato taglio dell’erba in prossimità dei marciapiedi e dei percorsi pedonali interni all’area residenziale e la denuncia della presenza di cumuli di immondizia, che in alcuni casi si formano nei pressi dei quartieri residenziali.

Secondo alcuni bisognerebbe intervenire per la pulizia delle aree a verde di proprietà comunale, in certi casi coperte di sterpaglia e simili, dei fossati invasi da sterpi ed erbacce.

Dal punto di vista degli interventi da eseguire bisogna segnalare anche un problema di non poco conto che è stato evidenziato da studi recenti. I ratti e i topi sono onnivori e si nutrono di una vasta varietà di cibo.

Benché abbiano uno spiccato senso dell'esplorazione, la loro diffidenza è tale per cui ogni piccola modifica che trovano nelle loro rotte di passaggio, come la presenza di un elemento estraneo (ad esempio un’esca tossica), innesca una “reazione al nuovo” che viene definita “neofobia”.

Questo comportamento talvolta impedisce la buona riuscita degli interventi di derattizzazione.

Forse è anche per questo motivo che negli ultimi tempi si è registrata questa proliferazione di animali infetti anche se è stato garantito il massimo impegno per affrontare il problema.

Un problema, purtroppo, molto diffuso in varie zone del comprensorio.

(m. r.)

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