«La Fondovalle è fondamentale»

La Cgil sollecita la ripresa dei lavori su una strada preziosa per la comunità

VALLO DELLA LUCANIA. Sindacati contro la Provincia e la Soprintendenza per l’annosa questione dei lavori sulla Fondovalle Calore. La Cgil scende in campo ponendo in risalto che si tratta dell'ennesima opera incompiuta. «I tempi biblici ai quali ci ha ormai abituati la nostra burocrazia – sottolineano Luigi Adinolfi e Anselmo Botte della Cgil – tiene ferma al palo la riapertura del cantiere. La Fondovalle è un’opera di vitale importanza per la viabilità provinciale di un territorio fin troppo martoriato dal dissesto idrogeologico e dalla endemica difficoltà di collegamenti tra le comunità. Inoltre la ripresa dei lavori darebbe una boccata di ossigeno all’occupazione».

I rappresentanti sindacali si schierano al fianco alle comunità degli Alburni e del Calore che sono quelle che più sentono il bisogno della conclusione dell'opera ai fini di un miglioramento dei collegamenti. «Facciamo nostre – prosegue la nota del sindacato – tutte le iniziative che le comunità vorranno mettere in campo per sbloccare l’opera e quelle rivolte a tutta la popolazione per un’azione di sensibilizzazione collettiva. È importante fare squadra e fare uscire dall’isolamento questo territorio – concludono Adinolfi e Botte – e riteniamo che devono essere coinvolti tutti i soggetti istituzionali per portare al termine il cantiere».

La Fondovalle-Calore, qualora venisse completata, collegherà Campagna e la Valle del Sele a Vallo della Lucania e le altre località cilentane. Con la maggior parte dei lavori eseguiti, il suo iter ha subito una serie di stop a causa di ricorsi della Soprintendenza contro la Provincia, ma sia il Tar Campania che il Consiglio di Stato si sono espressi a favore della seconda, sbloccando gli interventi che però risultano ad oggi, a distanza di alcuni mesi dall'ultima pronuncia, ancora sospesi.

Andrea Passaro

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