La festa di Napoli per il mito Bud Spencer

A 85 anni il popolare Piedone ha ricevuto dal sindaco de Magistris una medaglia e una targa per la lunga carriera. "E pensare che ho cominciato per caso, non come il mio amico Terence Hill che ha studiato"

NAPOLI. Non pensava di fare l'attore, ma a 85 anni è un mito vero. "Mi sento prima napoletano, poi italiano", dice Bud Spencer, grande, grosso e sorridente, mentre assediato da centinaia di ammiratori, come se "Piedone lo sbirro" fosse uscito ieri, riceve dalle mani del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, una medaglia e una targa per la sua lunga carriera.  "E pensare che ho cominciato per caso, non come il mio amico Terence Hill che ha studiato, lui è davvero un attore, io ho fatto l'attore - sottolinea rimarcando la differenza - fino ad arrivare a 128 film. Neppure il padre di mia moglie Maria, il grande produttore Peppino Amato, l'aveva previsto. Poi alla gente è piaciuto il mio personaggio, forse perché menava quelli antipatici, come vorrebbero fare tutti. Penso invece di dovere molto allo sport, i tanti bei ricordi e anche l'essere arrivato a questa età", ripete più volte lui che come nuotatore è stato il primo italiano a scendere sotto il minuto nei 100 metri stile libero, più volte campione di nuoto, e che ha partecipato alle Olimpiadi.

"Oggi mi sento 28 anni - scherza nascondendo la commozione per l'accoglienza da super star a Palazzo San Giacomo - il mio cervello è giovane anche se poi mi accorgo che fisicamente non posso più fare quello che voglio".  I suoi film culto come "Lo chiamavano Trinità" sono stati un successo da esportazione del cinema italiano negli anni Settanta ha girato anche in francese, in inglese, in tedesco e in ungherese. "Di Napoli ho sempre parlato nel mondo, ultimamente anche a dei cinesi. Non è solo il posto dove sono nato, a Santa Lucia, ma dove mi sono formato. Nel mare di Seiano mi hanno buttato per la prima volta in acqua a quattro anni e mezzo, non lo dimentico, nuoto e pallanuoto sono stati una parte importante della mia vita".

Ma Bud Spencer, che si trasferì con la famiglia a Roma nel 1940, girando poi il mondo prima come sportivo poi come artista, è sempre rimasto legato alle sue origini, e lo dimostra anche la sua attività di musicista, ancora piena di ispirazione. "Ho portato in dono al sindaco in anteprima il mio nuovo CD, con sette brani, di cui tre in napoletano, la canzone preferita è "Futtetenne", una filosofia di vita, la mia, con la quale ho sempre affrontato ogni cosa".  Nella sua carriera anche tanta televisione fino al cinema d'autore con Ermanno Olmi e il David di Donatello alla carriera nel 2010, ancora in coppia con Terence Hill. Per de Magistris "Bud Spencer è un grande uomo a tutto tondo, artista, sportivo, napoletano. Ha attraversato la storia di tutti noi con la sua passione per il cinema. Anche per me, come per tanti, il primo film visto al cinema è stato un film di Bud Spencer"