La farmacia finisce in Procura

Bellizzi, denuncia della minoranza dopo l’assegnazione al padre del consigliere comunale Pellegrino

BELLIZZI. È arrivata sulla scrivania del procuratore della Repubblica la denuncia firmata dai consiglieri di minoranza del movimento civico “Insieme per la Bellizzi che Vogliamo” – Pino Salvioli, Angelo Maddalo, Teresina Granese, Valter Esposito e Massimo Paolini – sulla gestione del dispensario farmaceutico comunale, affidata a Giuseppe Pellegrino, padre del consigliere di maggioranza, nonché capogruppo di Città Possibile, Nicola Pellegrino. Secondo i consiglieri di opposizione la decisione adottata dalla giunta Volpe è il frutto del conflitto d’interesse che si è creato tra il vincitore del bando e il consigliere Pellegrino. Il movimento di minoranza sostiene, infatti, che ormai vi sono le condizioni in cui il controllato ed il controllore sono la stessa persona.

Sulla questione è intervenuto il consigliere di minoranza Valter Esposito: «Ora basta, siamo stanchi di assistere al decadimento del nostro Comune dovuto ad azioni vergognose come questa della dispensario farmaceutico comunale. Ci hanno per anni gettato fango addosso accusandoci di cose inesistenti ed ora dopo anni di falsa morale ecco venir fuori la vera natura di questi lupi travestiti da agnelli. Pensano ai propri interessi a discapito del popolo ma noi non stiamo a guardare: dopo la richiesta di dimissioni al consigliere Nicola Pellegrino, abbiamo denunciato alla procura e ad altri organi amministrativi e politici tale scempio, che offende la dignità di questa comunità. A breve sicuramente avremo risposte concrete sugli esposti fatti». Ora sarà la magistratura a dover fare chiarezza sulle procedure di assegnazione della farmacia comunale adottate dalla giunta Volpe.

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