La farmacia comunale non si tocca

Baronissi, sentenza del Consiglio di Stato. L’opposizione attacca Moscatiello

BARONISSI. Sulla vicende della farmacia comunale di Baronissi, che l’amministrazione intendeva mettere in vendita mediante asta pubblica, arriva il parere del Consiglio di Stato che ne boccia l’alienazione.

«Rispettiamo il parere del Consiglio di Stato che per ora ha sospeso il bando di vendita reputando ci fosse un danno per il Consorzio farmaceutico che aveva fatto ricorso - ha commentato il sindaco Giovanni Moscatiello - continueremo, però, a far valere le nostre ragioni presso gli ordini competenti perché riteniamo di aver il diritto di cedere la farmacia comunale essendo nostra la proprietà».

Francesco De Simone, capogruppo di Rifondazione, invece, ha spiegato: «I motivi per cui il Consiglio di Stato boccia la vendita della farmacia sono gli stessi su cui si era già espresso il Tar: la partecipazione alla discussione ed alla votazione in aula consiliare di consiglieri comunali interessati alla vicenda e il fatto che il sindaco aveva stipulato una convenzione decennale con il Consorzio intercomunale».

Il segretario del circolo di Rifondazione “G. Puletti”, Nicola Comanzo, aggiunge: «Esultiamo di fronte alla sentenza del Consiglio di Stato che impedisce la vendita della farmacia comunale che il sindaco e la sua amministrazione volevano mettere in vendita per far quadrare i conti di bilancio. Pur confidando nelle istituzioni giuridiche ed attendendo che la giustizia facesse il suo corso, abbiamo cercato di sensibilizzare la gente con i volantinaggi e con il sit-in pacifico davanti al municipio. La farmacia comunale è un bene comune i cui utili vengono poi utilizzati per il welfare sociale; un buona amministrazione non dovrebbe neppur immaginare di svendere un bene appartenente alla collettività a vantaggio degli interessi di pochi».

Martina Galdi

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