La discarica di Cannito finora è costata 8 milioni

L’Amministrazione di Capaccio paga circa 60mila euro l’anno solo per l’affitto E il progetto per la riqualificazione dell’area ha un prezzo quasi tre milioni

CAPACCIO PAESTUM. Sono stati necessari quasi 200.000 euro per effettuare la bonifica dell’ex discarica comunale di Cannito. Gli interventi, resisi necessari a seguito dell’incendio dell’area verificatosi lo scorso 4 agosto, furono affidati alla ditta Ambiter srl, con sede a Eboli. La perizia estimativa, redatta nell’immediatezza dei fatti dal geometra Antonio Franco, è stata approvata in questi giorni dalla giunta comunale, capeggiata dal sindaco Italo Voza, per la regolarizzazione dell’ordinazione dei lavori di somma urgenza effettuati. La somma necessaria al pagamento degli interventi è stata impegnata sul bilancio 2016. L’ente corrisponderà anche 225 euro all’Anac come contributo dovuto alla stazione appaltante.

Ancora in corso le indagini avviate dal comando di polizia locale tese a individuare i responsabili dell’incendio, ai quali il Comune si riserva la possibilità di richiedere il risarcimento dei danni subiti. Un sito per il cui mantenimento a oggi sono stati spesi oltre otto milioni di euro. Il Comune sostiene una spesa annua di 57.781,44 euro per il pagamento del canone relativo al fitto per l’ex discarica di Cannito. Il sito fu individuato per far fronte all’emergenza creatasi nel 2001 nel settore smaltimento rifiuti. Con un atto di giunta furono programmati vari interventi, tra cui l’uso di un fondo da adibire a sito di stoccaggio provvisorio, individuato nell’area dell’ex discarica dismessa in località Cannito. Furono, quindi, stipulati dei contratti di fitto annuali stabilendo che, per il periodo di effettiva occupazione del suolo, sarebbe stato corrisposta un’indennità di circa 4.130 euro per ogni mese o frazione di mese. Nei mesi scorsi è stato approvato il progetto definitivo di riqualificazione paesaggistica e ambientale, che prevede un investimento complessivo di 2.850.000, ed è costituito da due stralci relativi alla costruzione di un canile municipale e un centro di educazione ambientale attraverso il recupero dell’ex discarica. La messa in atto del progetto farebbe risparmiare all’ente circa 100.000 euro annue per il ricovero dei randagi presso una struttura privata.

Un sito davvero oneroso per le casse comunali se si pensa che la riqualificazione ha un costo di poco meno di tre milioni di euro e, a oggi, l’ente ha speso oltre otto milioni di euro nell’attesa che il progetto sia realizzato. Per la messa in atto degli interventi il Comune bandirà una gara d’appalto mediante una procedura ad evidenza pubblica. Il centro ambientale sarà finanziato con la contrazione di un prestito con quota di ammortamento stimabile pari al canone annuo, che l’ente sostiene per il fitto del terreno, mentre il canile con la richiesta di finanziamenti regionali. Il terreno dove insiste l’ex discarica comunale ha un’ampiezza di circa 4000 metri quadrati.

Angela Sabetta

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