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La diaspora tra i Riformisti Disconosciuti Vigliar e Torre

I Riformisti scaricano il vicesindaco ed il capogruppo consiliare. Vigliar e Torre finiscono sul banco degli imputati con l’accusa di mancato coinvolgimento dei Riformisti. Alfano è il nuovo...

I Riformisti scaricano il vicesindaco ed il capogruppo consiliare. Vigliar e Torre finiscono sul banco degli imputati con l’accusa di mancato coinvolgimento dei Riformisti. Alfano è il nuovo capogruppo. La prima grana politica del 2013, per l’amministrazione di Nocera Inferiore, è stata protocollata ieri mattina di buon’ora.

Ed è arrivata dritta dritta sulla scrivania del sindaco Manlio Torquato e del presidente del consiglio, Guido Tafuro. Divorzio conclamato, dunque, tra l’anima riformista della lista civica costituitasi a sostegno della coalizione civico-moderata e quella socialista della stessa.

La prima prende le distanze dalla seconda, di fatto ufficializzando il disconoscimento di Maria Laura Vigliar e Massimo Torre, rispettivamente vice sindaco-assessore alla Pubblica Istruzione e capogruppo oramai defenestrato. Già individuato in Pino Alfano, uno dei due eletti in consiglio, il nuovo capogruppo in cui i Riformisti si riconoscono. Ma l’ascia della polemica, tanto sottile quanto pungente, è dissotterrata.

La nota firmata dal coordinatore Antonio Cesarano riporta, in calce, le firme – oltre che di Alfano – quelle dei componenti del direttivo: Carlo Bianco, Gianluigi Pucci, Raffaele Califano, Alfonso De Martino, Davide Quatrano, Sergio Amato, Concetta Ferraioli, Vincenzo Salsano.

«I Riformisti per Nocera – recita il documento - a distanza di sei mesi dall’insediamento dell’amministrazione Torquato, loro malgrado, devono constatare che il percorso intrapreso con i socialisti nell’ultima campagna elettorale amministrativa deve considerarsi concluso».

Ancora: «Ciò – viene spiegato - a causa di un mancato coinvolgimento nelle problematiche inerenti l’amministrazione in particolar modo sia da parte dell’assessore Vigliar, che maggiormente avrebbe dovuto informare e coinvolgere non essendo risultata la prima dei non eletti (blasone conquistato sul campo da Carlo Bianco, ndr), ma anche dal consigliere Torre».

Una condotta culminata – scrivono coordinatore e direttivo - «con riunioni organizzate dai socialisti senza coinvolgere la parte determinante della lista dei Riformisti».

Quella parte i cui componenti «con il loro impegno diretto o indiretto ha determinato l’elezione di due consiglieri». I Riformisti sgomberano il campo da ipotesi ed illazioni, laddove sottolineano che restano fedeli «al progetto politico civico-moderato, guidato dal sindaco Torquato». Una rottura interna che non mancherà di creare polemiche.

(p. s.)

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