La Dia confisca il “tesoro” di Balsamo

Truffe, estorsioni, usura: a Sala Consilina immobili per oltre 800mila euro sequestrati all’esponente del clan Maiale

SALA CONSILINA. La Direzione investigativa antimafia di Salerno ha eseguito un provvedimento di confisca di beni immobili per un valore complessivo di 800mila euro. Il provvedimento a firma delpresidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Salerno è stato eseguito nei confronti di Felice Balsamo, classe 1954, originario di Padula, ma da tempo residente in Sala Consilina. La confisca arriva a conferma di un precedente sequestro precauzionale avvenuto nel dicembre dello scorso anno.

La confisca arriva sulla base di una proposta di applicazione della misura di prevenzione di carattere personale e patrimoniale avanzata d’iniziativa dal direttore della Direzione investigativa antimafia. Il Tribunale, dopo una complessa istruttoria, ha confermato l’ipotesi investigativa presentata dalla Dia circa sia la pericolosità sociale rivestita da Felice Balsamo, operante nel gruppo criminale capeggiato da Giovanni Maiale, radicato ad Eboli e Battipaglia, sia l’illecita provenienza delle provviste di denaro utilizzate per l’acquisto di un significativo patrimonio immobiliare, spalmato tra Roma e la provincia di Salerno, acquisito nell’arco di dieci anni, ossia dal 2000 al 2010. In tale arco temporale, il Tribunale ha evidenziato, così come rilevato dalle indagini, che Balsamo era dedito ai reati di usura, truffa, ricettazione ed estorsione, realizzati in concorso con altri soggetti anche in provincia di Potenza, grazie ai quali si è potuto illecitamente arricchire.

Infatti l’analisi degli investigatori e dei flussi finanziari sottesi all’acquisto di quattro beni immobili ubicati a Roma, Sala Consilina e Salerno, intestati ai figli e alla convivente di Balsamo, hanno portato il Tribunale, dopo il contraddittorio, a ritenere ingiustificabile l’esborso complessivo di oltre 800mila euro, se non attraverso l’utilizzo di denaro di provenienza illecita nella disponibilità del capofamiglia. Gli accertamenti tributari effettuati hanno evidenziato che l’ intero nucleo famigliare non ha mai manifestato capacità reddituali che superassero la soglia dei 60mila euro nell’arco di dieci anni, come frutto di lecita attività lavorativa dichiarata regolarmente al Fisco.

Balsamo benché già sottoposto alla misura della sorveglianza speciale per tre anni nel 2008, interamente scontata, l’anno scorso è stato colpito da due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Lagonegro (Pz) e Sala Consilina.(re. pro.)

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