Dopo l’assoluzione 

La Di Saia chiede il rimborso delle spese legali

Concorso per architetti al Comune di Scafati, Immacolata Di Saia chiede il rimborso delle spese legali dopo l’assoluzione del novembre scorso. L’ex segretaria comunale ha presentato tutti gli atti...

Concorso per architetti al Comune di Scafati, Immacolata Di Saia chiede il rimborso delle spese legali dopo l’assoluzione del novembre scorso. L’ex segretaria comunale ha presentato tutti gli atti relativi alla propria difesa al Comune di Scafati, che nei prossimi giorni provvederà a nominare un responsabile per il procedimento. Dopo la decisione della dottoressa Laura Aiello di non prendere parte alla fase istruttoria della vicenda, evitando così di essere incompatibile in quanto la questione giudiziaria aveva visto coinvolto anche lei, il tutto è passato nelle mani della collega Anna Sorrentino. Anche quest’ultima, però, al momento si trova in congedo straordinario per malattia e la documentazione potrebbe finire a Giacomo Cacchione, ragioniere capo dell’Ente e sostituto temporaneo del settore “servizi al cittadino”.
L’attuale segretaria comunale del Comune beneventano di Sant’Agata de’ Goti era stata rinviate a giudizio con l’accusa di falso ideologico dal pm Roberto Lenza. La vicenda era finita anche al Riesame, con il vaglio dell’appello presentato dal pm in merito alle misure di arresti domiciliari per le coinvolte. La posizione di Di Saia, insieme alle dirigenti Laura Aiello, Maria Gabriella Camera e Frine Carotenuto, erano così finite al centro del dibattimento davanti al giudice monocratico del tribunale di Nocera Inferiore. L’indagine era stata raccolta in un faldone arrivato all’ufficio Gip che aveva poi ricostruito i passaggi documentali e tutti gli accertamenti, partendo dal bando e dai curriculum presentati per il concorso dall’architetto Carotenuto, con le deposizioni integrative a sommarie informazioni, i contenuti degli interrogatori e le memorie depositate. Per questo procedimento la Di Saia e la Aiellosono state assolte, mentre la Carotenuto è stata condannata a un anno di reclusione.(d. g.)
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