LA PRECISAZIONE

«La Culp Flavio Gioia rispetta i regolamenti»

La coop portuale: «Niente violazione degli orari e irregolarità nei controlli dell’Ispettorato»

SALERNO - «La Culp Flavio Gioia rispetta pedissequamente tutti i regolamenti portuali ed in materia di sicurezza sul lavoro nonchè il decreto che disciplina l’orario di lavoro». È quanto precisa l’avvocato Luigi Condoluci , difensore di fiducia della Cooperativa Unica Lavoratori del Porto Flavio Gioia, in seguito all’articolo pubblicato dal quotidiano “la Città” relativo alle segnalazioni giunte dal sindacato Ugl su presunte irregolarità nella cooperativa che opera al porto di Salerno e sulle verifiche avviate dall’Ispettorato del lavoro.

«La Culp eroga ai propri dipendenti trattamenti retributivi superiori ed integrativi a quelli previsti dal contratto collettivo, non da ultimo è stato sottoscritto con le organizzazioni sindacali un contratto aziendale che prevede l’erogazione di un welfare aziendale, maggiorazioni per il lavoro straordinario di gran lunga superiori rispetto a quelle nazionali ed indennità ulteriori a vario titolo, anche in caso di lavoro straordinario, domenicale e festivo. La Culp, infine, non obbliga i propri lavoratori ad effettuare, pur avendone facoltà, le 300 ore di lavoro straordinario annue previste dal Ccnl. Per tale ragione, riportare asetticamente quanto riferito da una sigla sindacale, peraltro non firmataria del Ccnl e non firmataria degli accordi aziendali di prossimità, senza verifica dell'attendibilità della notizia e senza che le accuse mosse abbiamo avuto un riscontro formale, appare gravemente lesivo dell’immagine della Culp. Infatti, a seguito dell’intervento svolto da parte dei funzionari dell’Ispettorato del lavoro, non risultano irrogate sanzioni o elevate prescrizioni di qualsivoglia natura», evidenzia l’avvocato Condolucci che evidenzia come non vi siano irregolarità al Culp, che non sussiste alcun grave pericolo per la salute dei lavoratori, smentendo le tesi portate avanti dal sindacato Ugl sulle giornate di lavoro non riconosciute, le irregolarità sui prospetti paga e le indennità non pagate oltre sugli orari di lavoro che la Ugl aveva sostenuto fossero “insostenibili”.