La crociata del parroco contro il festival dei naturisti a Camerota: "Mai nudi come nell'Eden"

La crociata di don Citro: «Si rimettessero i pantaloni per andare dove c’è bisogno»

CAMEROTA. Mai più nudi come Adamo ed Eva nell’Eden. Il parroco di Marina di Camerota difende il suo paese dai naturisti. Una vera e propria crociata quella intrapresa da don Gianni Citro, 46 anni, studioso di teologia ma anche sacerdote molto conosciuto per le sue battaglie a difesa dei giovani e per il Meeting del Mare. Al centro delle polemiche il Festival Naturista 2015 in programma a Marina di Camerota, dal 21 al 24 maggio. Animazioni e giochi di gruppo, stage e seminari olistici, nude art, musica e danza sotto le stelle, teatro nudo, naked sport, giochi di spiaggia, danze e falò. E per la prima volta anche un Trekking naturista del Cilento, che si svolgerà su un panoramico sentiero sul mare della suggestiva Cala del Cefalo, appositamente autorizzato dall’amministrazione comunale.

«Autorizzare un festival di naturismo in luoghi pubblici significa alimentare l’illusione di alcuni che i drammi del mondo si vincono facendo finta che non esistano – tuona don Gianni - Una pubblica amministrazione subito dopo aver immaginato un piccolo incremento delle presenze turistiche dovrebbe convincere i naturisti a rimettersi i pantaloni e a tornare dove forse c’è bisogno anche di loro e della loro bella sensibilità sociale». Poi spiega. «Un sacerdote parla perché la sua missione è dire come stanno le cose alla luce della fede. Il naturismo vuole far tornare il mondo alle origini, prima della cultura o addirittura prima del peccato originale, all’era dell’innocenza e della purezza. Ma niente più è puro e nessuno è innocente.

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