La Costa d’Amalfi si rituffa nel blu

Realizzata la progettazione, si attendono i bandi per costruire i depuratori con i fondi della Ue

MAIORI. Un tuffo dove l’acqua è più blu. Il refrain della nota canzone potrebbe tornare d’attualità in Costiera dove, da un po’ di anni, per via delle correnti e dell’inadeguatezza degli impianti di depurazione, il mare sta perdendo sempre più il suo appeal. Un gap ambientale che, tuttavia, sarà ben presto colmato e farà ritornare il comprensorio amalfitano tra l’elite delle località balnerari. Tutti i paesi del comprensorio amalfitano, infatti, si sono attrezzati per dotarsi dei depuratori o per ammodernarli. Le strutture, finanziate con i soldi della Comunità europea, dovranno essere pronte e funzionanti entro il 31 dicembre 2015, perché, in caso contrario, i fondi, così come sono giunti, faranno marcia indietro e ritorneranno a Bruxelles. Perciò la procedura è in fase avanzata: i progetti, realizzati dall’Ausino, sono già esecutivi e, adesso, spetterà alla Provincia indire le singole gare d’appalto. A Maiori l’impianto, che costerà circa dodici milioni di euro e sarà condiviso con la vicina Minori, si farà in località Costa d’Angolo.

«Stiamo bruciando le tappe – evidenzia il sindaco Antonio Della Pietra – e fino ad ora siamo in perfetta regola con il timing che ci siamo imposti. Dobbiamo solo ufficializzare l’acquisizione dell’area e, in questo caso, spero non sorgano problemi. Il progetto ha avuto tutti i pareri favorevoli dai vari enti e manca solo la valutazione d’impatto ambientale da parte della Regione».

La situazione è più o meno identica anche per la struttura (7 milioni e 500 mila euro) che dovrà servire Ravello, Scala e Atrani. «La zona prescelta, in località Marmorata, è quella già individuata oltre venti anni fa – spiega Paolo Vuilleumier, sindaco della città della musica, che è il paese capofila – dove vennero effettuati pure alcuni lavori preliminari. L’opera è di vitale importanza, perché il mare è una risorsa importantissima per tutto il territorio e rappresenta una ricchezza da preservare, che potrà darci ancora tante soddisfazioni, dal punto di vista turistico».

Un altro impianto filtrerà gli scarichi di Praiano, Conca dei Marini e Furore. Anche in questo caso l’iter burocratico è in fase avanzata e il depuratore, finanziato con circa 5 milioni di euro, sarà realizzato nel territorio comunale di Conca dei Marini. «Sarà un impianto a bassissimo impatto ambientale – spiega il primo cittadino di Praiano, Giovanni Di Martino – in quanto l’opera sarà posizionata in una galleria preesistente che verrà solo allargata».

Una scelta radicalmente diversa, invece, ha fatto Cetara. Nel caratteristico borgo marinaro, famoso per la sua flotta di pescherecci e per quella prelibatezza culinaria che è la colatura d’alice, si è preferito utilizzare i fondi (circa 2 milioni e 500 mila euro) piuttosto che per costruire un impianto ex novo, per collegarsi a Vietri sul Mare. «Il nostro progetto – sottolinea il sindaco Secondo Squizzato – prevede di collettare i reflui, attraverso una condotta sottomarina, fino alla vicina Vietri. Questa, infatti, è la soluzione meno impattante, dal punto di vista ambientale e, sicuramente, anche la più funzionale. Del resto è importante risolvere il problema della depurazione e non costruire nuovi impianti».

Gaetano de Stefano

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