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La Corte d’Appello conferma l’ergastolo per Antonio Cesarano

SCAFATI. Omicidio Nappo: confermato l’ergastolo per Antonio Cesarano e l’assoluzione per Giovanni Battista Matrone. I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Napoli hanno dunque confermato la...

SCAFATI. Omicidio Nappo: confermato l’ergastolo per Antonio Cesarano e l’assoluzione per Giovanni Battista Matrone. I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Napoli hanno dunque confermato la sentenza di primo grado inflitta con rito abbreviato per i due imputati accusati dell’omicidio di Nicola Nappo, il ventitreenne di Poggiomarino ucciso per un errore di persona la sera del 9 luglio del 2009, nella cittadina vesuviana. Secondo l’accusa, Cesarano mise a disposizione l’auto per compiere il raid, l’automobile fu trovata incendiata nelle campagne di Scafati poche ore dopo il delitto.

La Corte ha condannato Cesarano anche al pagamento delle provvisionali a beneficio della famiglia di Nappo e delle spese legali che sono state sostenute dalla stessa famiglia e dalla Fondazione Polis della Regione Campania (rappresentata dall'avvocato Celeste Giliberti), entrambe parte civile nel processo.

Confermata l’assoluzione per Giovanni Battista Matrone, genero del boss Giuseppe Sorrentino, alias ‘o campagnuolo, che è difeso dall’avvocato Agostino Allegro. Matrone era ritenuto il mandante del delitto.

L’omicidio di Nicola Nappo, soprannominato ‘o gemello, fu in parte svelato da un collaboratore di giustizia di Poggiomarino, Carmine Amoruso, il quale sostenne che il giovane era stato ucciso per uno scambio di persona. Amoruso e Nappo si somigliavano molto, e la sera del 9 luglio 2009, la vittima fu trucidata per errore sotto gli occhi di numerosi passanti sul corso di Poggiomarino. Proprio Amoruso, il 21 giugno del 2009 aveva avuto un’accesa discussione - durante la festa patronale di Sant’Antonio a Scafati - con Sebastiano Sorrentino, figlio del boss Giuseppe e il pentito indica come movente dell’omicidio proprio quell’episodio.

Rosaria Federico

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