Auletta/il caso migranti 

«La cooperativa Namastè ha tutte le carte in regola»

AULETTA. La cooperativa Namastè dopo le dichiarazioni e le azioni messe in atto dal sindaco Pietro Pessolano sulla vicenda dei migranti, ha deciso di far sentire anche la sua voce al fine di smentire...

AULETTA. La cooperativa Namastè dopo le dichiarazioni e le azioni messe in atto dal sindaco Pietro Pessolano sulla vicenda dei migranti, ha deciso di far sentire anche la sua voce al fine di smentire le certezze del primo cittadino in merito all’ex agriturismo di Lontrano, struttura che dal 29 giugno scorso ospita trenta persone.
Tra i punti da chiarire per la cooperativa sociale Namastè, gestore dell’accoglienza, c’è la questione dell’utilizzo dell’acqua potabile. La cooperativa oltre a dotarsi di due silos per una capienza complessiva di 18mila litri con acqua utilizzabile ad uso domestico ha anche stipulato un contratto con una ditta di Potenza per la fornitura di “acqua ad uso potabile”. Riguardo al trasporto e allo smaltimento rifiuti, nello specifico “fanghi da serbatoi settici” è stato stipulato un contratto con una ditta di Teggiano. Quindi, nell’ex agritusrimo che ospita i migranti viene utilizzata l’acqua potabile.
La cooperativa prosegue le sue precisazioni affrontando la questione relativa all’autorizzazione sanitaria. L’autorizzazione sanitaria era stata sospesa dal sindaco Pessolano con ordinanza del 6 luglio scorso ma come evidenziato dalla cooperativa Namastè l’8 marzo scorso tramite posta certificata era stata inviata la documentazione avente ad oggetto “Scia, cessazione attività di agriturismo e ristorazione connessa all’attività agricola” alla quale ha fatto seguito la Scia della cooperativa Namasté classificata come “struttura di accoglienza”. Sembrerebbe quindi, che la cooperativa sociale Namastè abbia tutto in regola e le relazioni dell’Asl sulla qualità delle acque, confermano lo status idoneo all’accoglienza dei migranti.
A un mese dall’arrivo degli ospiti nella struttura di Lontano si continua ancora ad argomentare sull’idoneità dei luoghi e sulle condizioni strutturali e di servizi dell’ex agriturismo. La cooperativa sociale Namastè ritiene ingiustificate le azioni del sindaco ed è consapevole di aver correttamente svolto ogni procedura per poter accogliere i migranti.
Lucia Giallorenzo
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