permessi sosta 

La Consulta per i disabili si ferma Bruno accusa

Non è una città a misura di disabilità. E la Consulta incrocia le braccia. «Le associazioni della Consulta hanno deciso di non riunirsi più finché quest’amministrazione non dar segnali di lealtà,...

Non è una città a misura di disabilità. E la Consulta incrocia le braccia. «Le associazioni della Consulta hanno deciso di non riunirsi più finché quest’amministrazione non dar segnali di lealtà, obiettività e buon senso»: ad annunciarlo è Anna Bruno, presidente della Consulta per la disabilità. «Dopo più di 18 mesi di intenso lavoro da parte dei componenti del gruppo, mi sento amareggiata e delusa da un’amministrazione distratta, insensibile e selettiva»: sono gli strali che la Bruno, che con i problemi che affliggono gli invalidi ci convive quotidianamente in prima persona, lancia addosso a Cecilia Francese, la sindaca che l’aveva scelta come guida della Consulta.
Lo scontro si tinge di giallo: è il colore utilizzato per dipingere i parcheggi per gli invalidi. Vernice utilizzata poco, e soltanto in alcune occasioni: «Nonostante abbiamo approvato, con l’aiuto di specialisti, un regolamento per il rilascio dei contrassegni e la concessione dei posteggi riservati, non solo l’amministrazione non ha mai dato seguito all’approvazione, ma, come nel suo stile, continua a dividere i cittadini in figli e figliastri, realizzando soltanto i parcheggi a servizio di chi continuamente compulsa la sindaca con le proprie richieste».
Il 3 ottobre scorso, la Bruno ha scritto alla Francese, sollecitando la realizzazione, «senza distinzione tra disabili amici e sconosciuti», di tutti i parcheggi autorizzati: «Non è arrivata alcuna risposta». Il rimpianto è che «era stato stilato quel regolamento per dare un segnale, piccolo e importante, di legalità e sensibilità ma quest’amministrazione non solo non lo ha recepito, ma va in senso ostinato e contrario, per nulla utile a rendere questa città a misura di tutti». La Consulta si ferma: «Staremo vicino a chi combatte per i propri diritti attraverso le tante realtà cittadine che quotidianamente prestano servizio ai disabili».(c. l.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA