L'INIZIATIVA EDITORIALE

La città, lo sport, la storia. Salerno con braccia e cuore

Sabato in regalo col quotidiano il calendario 2023 dedicato alla Rari Nantes

“Con le braccia e con il cuore si possono superare anche gli avversari più forti”. In vasca come nella vita. Il motto della Rari Nantes, che quest’anno ha compiuto 100 anni di attività è lo specchio di uno stile, un’identità forte impressa nel corpo e nei ricordi di chi ha vissuto le vicissitudini e le gioie di questa società patrimonio dell’intera Salerno. «Perché - spiega Giuseppe Gallozzi, dirigente del Gruppo Gallozzi e della Rari Nantes Salerno - la storia della Rari è profondamente legata alla città. Anzi, vive in simbiosi con essa». Non solo pallanuoto, dunque. Ma senso di comunità impresso nel Dna di una squadra, dei suoi atleti, dei suoi dirigenti, dei suoi tantissimi e calorosi tifosi. «E sa perché? spiega Gallozzi - Perché probabilmente non c’è un solo salernitano che in tutti questi anni non abbia avuto un contatto, uno momento di incontro con la Rari: con le sue scuole di nuoto, fino all’agonismo o da semplice spettatore».

Ecco perché la storia della Rari è stata raccontata in un prezioso libro pubblicato in occasione dei festeggiamenti del centenario; e ora nel calendario che sabato prossimo, 24 dicembre, sarà regalato ai salernitani con la Città . «Nel calendario - spiega Gallozzi - attraverso le immagini raccontiamo il passato della Rari; il 2023 è per noi, invece, il futuro, l’alba di un nuovo secolo di vita».

Raccontare e rivivere una lunga storia di sport e impegno sociale: ecco perché la Rari, d’intesa con l’Università di Salerno, ha affidato ad altrettanti ricercatori due borse di studio per reperire documenti, foto e articoli per ricostruire un secolo di vita. Una storia iniziata nel 1922 che ha avuto la sua svolta nel 1996: «Allora - racconta Gallozzi - a guidare la società era l’ingegnere Pietro Postiglione e il direttore tecnico era il professore Lucio Mango. Chiesero a mio padre, Enrico Gallozzi, attuale presidente Rari Nantes Nuoto Salerno, di dare una mano alla società. Papà divenne così vicepresidente. Ricordo la prima gara in casa contro il Volturno: per me e per lui fu la prima partita di pallanuoto dal vivo. Tra i pali c’era Simone Vitale... ».

Nel 1998 la presidenza passò a Giuseppe Iannicelli, il capitano- giocatore-presidente. Poi la tragedia del treno dei tifosi della Salernitana il 24 maggio 1999: tra le quattro vittime Simone Vitale, morto nel tentativo di salvare la vita alle persone rimaste intrappolate nel rogo all’interno di una carrozza ferroviaria. «Fu terribile - ricorda Gallozzi - Finimmo quella stagione battendo la corazzata Ortigia, con le braccia e con il cuore, come recita il nostro motto ». L’anno successivo la delusione dei play off e la squadra che si sgretola: «Fu allora che mio padre si assunse la responsabilità di non far morire la Rari e ne diventò presidente...».

Da allora un nuovo progetto, una nuova prospettiva. «È il mondo Rari - spiega Gallozzi Dove c’è grande cura per i giovani con l’obiettivo di formare i campioni e, soprattutto, gli uomini del futuro; dove c’è spazio per tutti, a patto che si rispetti lo stile Rari, fatto di allenamenti, sacrificio e condivisione degli obiettivi».

E poi il radicamento nel sociale: «Quest’anno, per esempio, abbiamo organizzato una Leva del centenario, oltre 130 ragazzi hanno partecipato ai nostri stage gratuiti con istruttori federali. Abbiamo ospitato anche dei giovani ucraini: lo staff si è tassato per acquistare per loro borse e attrezzature. La prima squadra gioca attualmente il campionato di A1 ma la nostra ambizione è l’Europa. Abbiamo un tifo eccezionale, caloroso. E soprattutto abbiamo dentro di noi la convinzione di farcela, perché anche questa volta ci metteremo certamente le braccia e il cuore».

Unico neo l’impiantistica sportiva e, soprattutto, le condizioni della piscina “Simone Vitale”. Quest’anno per diversi problemi tecnici dovuti soprattutto alla cattiva manutenzione, la Rari ha dovuto chiedere ospitalità ad altre strutture in Campania per svolgere le gare interne. «Dal Comune proprietario della “Vitale” - spiega Gallozzi - abbiamo avuto ampie rassicurazioni sugli interventi da fare nell’immediato. E a fine maggio, al termine del campionato, i lavori più consistenti per una delle piscine più belle d’Italia. Noi come società siamo pronti ad ogni sforzo collaborativo, non ci tireremo indietro. Siamo qui, siamo la Rari, siamo la storia di questa città».