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La città è sempre sporca C’è l’emergenza gabbiani

Bianchi e grigi. Un metro e mezzo di apertura alare con quel tipico verso stridulo e acuto. Sono i gabbiani, simbolo di libertà e di chi agisce secondo il proprio credo, nonostante i preconcetti ed...

Bianchi e grigi. Un metro e mezzo di apertura alare con quel tipico verso stridulo e acuto.

Sono i gabbiani, simbolo di libertà e di chi agisce secondo il proprio credo, nonostante i preconcetti ed i tabù comuni. Di recente sempre più gabbiani lasciano la zona costiera e raggiungono Cava, probabilmente attratti dai rifiuti e dalle discariche, fonti sicure di cibo. I nobili animali sono stati avvistati da numerosi cittadini, che hanno collegato la loro presenza con quella dei rifiuti che ingombrano sempre più le strade cittadine.

E su questo fronte non mancano le segnalazioni quotidiane, che prendono in esame soprattutto le zone più periferiche della città. In qualche caso c’è preoccupazione. Nei giorni scorsi, per esempio, i residenti della Badia hanno evidenziato la presenza di alcuni bidoni su strada, ritenendo che potessero contenere solventi o materiali di risulta potenzialmente dannosi per la salute degli abitanti.

Il problema del conferimento errato dei rifiuti – anche speciali – non accenna a diminuire. Questo nonostante l’inasprimento delle sanzioni, deciso dall’amministrazione Servalli sin dal suo insediamento. Anche l’attività di controllo del territorio non basta. E mentre la città diventa sempre più sporca, non mancano le polemiche sul costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

L’ex sindaco Marco Galdi attacca ormai quotidianamente il sindaco Vincenzo Servalli su questo fronte. E in particolare l’attenzione è focalizzata sui ritardi registrati nel processo di fusione tra la società municipalizzata Metellia Servizi ed il Consorzio di Bacino (che gestisce la sola raccolta di plastica e multi materiale).

Un dato, questo, che risulta dispendioso per i cittadini, oltre che poco funzionale per una corretta raccolta dei rifiuti. «Secondo Servalli dovremmo risparmiare 230mila euro di Tari quest’anno, grazie al passaggio di cantiere dal Consorzio di Bacino alla Metellia – scrive Galdi – Ma mi chiedo come pensa di realizzare il passaggio se, allo stato, vi è una contrapposizione durissima sul transito anche degli amministrativi del Consorzio (i cosiddetti indiretti), che non è certo prossima sbloccarsi».

E ancora: «Fossimo partiti per tempo, avremmo risparmiato740mila euro di Tari». Ed effettivamente la trattativa per l’accorpamento è in fase di stallo.

Lo ammette anche il presidente della Metellia Servizi Giovanni Muoio, che sottolinea: «Aspettiamo che la legge regionale, di prossima emanazione, ci faccia uscire da questo guado e faccia chiarezza».

Alfonsina Caputano

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