L'interrogazione

«La Cilentana all’Anas, ora ci sono le condizioni»

Iannuzzi e Valiante al ministero delle Infrastrutture: «Si sta procedendo al trasferimento di 7000 chilometri, è il momento giusto»

PRIGNANO CILENTO. «Ci sono tutte le condizioni per il passaggio della gestione della Cilentana all’Anas». A sostenerlo, in una nota, è l’onorevole Tino Iannuzzi, che l’altro giorno ha ricevuto la risposta del ministero delle infrastrutture e trasporti, attraverso il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, all’interrogazione, condivisa dal collega Simone Valiante e presentata per sollecitare il trasferimento allo Stato e, quindi, all’Anas, della gestione della Provinciale 430 che collega Capaccio Paestum con Policastro Bussentino.

Nella risposta del ministero si sottolinea che «nell’ambito dei rapporti istituzionali con le regioni, le province e l’Anas, si sta procedendo al trasferimento dalle province all’Anas di 7.000 chilometri di strade provinciali proprio per supportare le province nel compito di manutenzione e cura delle strade». Secondo Iannuzzi, dunque, «questo è il momento proficuo per attivare il procedimento formale e per porre con forza la questione del ritorno all’Anas della manutenzione e della cura della Cilentana».

Il procedimento per la nuova classificazione della Cilentana quale strada Statale prevede che «la proposta deve essere avanzata dalla Provincia di Salerno nel dialogo con i comuni interessati e deve, poi, essere trasmessa alla Regione Campania; occorre acquisire il parere di Anas e Consiglio superiore dei lavori pubblici; poi la procedura si conclude con il decreto del ministero delle infrastrutture. Il trasferimento allo Stato è urgente e necessario, tenuto conto del contesto istituzionale e finanziario in cui vivono le Province, che non dispongono obiettivamente delle risorse finanziarie che servono per la manutenzione».

Intanto, sulla strada in questione, che risulta interdetta da oltre tre anni, nel tratto Agropoli-Prignano Cilento proseguono i lavori di ripristino del viadotto “Chiusa”. Da un paio di giorni è in atto la messa in opera delle travi che costituiscono l’ultimo, delicato, passo prima della messa in opera della soletta, dei guardrail e degli altri accorgimenti minimi per la riapertura della strada, attesa per inizio dicembre 2016. Nelle scorse settimane sono stati compiuti i lavori relativi ai drenaggi sub orizzontali e le operazioni di sgrondo delle acque a monte e a valle del viadotto, quindi sono stati predisposti i tre piloni che avevano ceduto e rinforzati gli altri adiacenti.

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