il progetto

La Cia certifica le aziende olivicole

Alla Camera di Commercio l’iniziativa rivolta ai produttori

Presentato ieri mattina, presso la Camera di Commercio, il progetto ideato dalla Cia di Salerno, e realizzato con il contributo dell’ente camerale, dal titolo “Promozione filiera olivicola-introduzione della certificazione ambientale”. A prendere parte alla conferenza sono stati, tra gli altri, il presidente della Camera di Commercio, Guido Arzano, il presidente Cia Salerno, Antonio Orlotti, Sergio Sollazzo, dei giovani imprenditori Cia, e Luca Perna per Tuv Austria, ente che ha provveduto all’emissione delle certificazioni per dieci aziende campane. «Il progetto - ha spiegato Sollazzo - è stato lanciato per valorizzare la filiera olivicola, creando un più forte legame fra prodotto e territorio esaltando le peculiarità del primo, attraverso il controllo del secondo. Il possesso della certificazione ambientale consentirà alle aziende agricole di acquisire oltre che una maggiore credibilità nell'impegno ambientale, anche di migliorare la competitività e l’immagine aziendale». Ispettori della Tuv Austria hanno verificato che l’intera produzione olivicola fosse realizzata nel piano rispetto dell’ambiente. «Sono stati valutati aspetti ambientali come le emissioni atmosferiche e gli scarichi idrici - ha raccontato Perna- e dalle analisi è venuta fuori una nota di merito importante: quasi il 70 per cento delle aziende si dedica a coltivazioni biologiche». La realtà salernitana è stata trovata in condizioni decisamente migliori rispetto ad altre zone d’Italia e - ha aggiunto Perna- «già dal prossimo anno si può replicare questo progetto con prodotti come il fagiolo o la castagna». Le certificazioni diventano fondamentali soprattutto nell’ottica dei nuovi regolamenti europei. «La riforma definita Pac - ha spiegato invece Sollazzo - ci porrà di fronte a un bivio: creare vere aziende con accorpamenti o chiudere. Molte dovranno anche seguire ristrutturazioni di mercato ed aziendali». Sollazzo ha poi aggiunto: «In pratica chi avrà certificazioni di questo genere beneficerà dei cosiddetti pagamenti verdi, avrà dunque supporto e sovvenzione se la produzione rispetterà determinati canoni, di cui fanno parte anche quelle ambientali».

Carmen Incisivo

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