La chirurgia esteticaattira le avvocatesse

Il famoso chirurgo estetico Marco Gasparotti è stato ospite di un interessante incontro promosso a Salerno dal Rotary Club Duomo: «Le donne avvocato sono le mie principali pazienti»

"Luci ed ombre della Chirurgia Estetica": questo il tema dell’interessante incontro che si è tenuto, venerdì sera, presso il Grand Hotel Salerno. Organizzato dal Rotary Club Duomo, il dibattito ha visto la straordinaria partecipazione del chirurgo estetico dei vip, il professor Marco Gasparotti. «E’ una grande occasione di informazione e confronto per Salerno e per i soci del Rotary», ha osservato il presidente del sodalizio, Giancarlo Baratta.
Come giudica il panorama nazionale della chirurgia estetica e, in particolare, quello campano?
«Considerando che si registrano 2.500 interventi l’anno, credo che il nostro Paese abbia ottimi professionisti. In Campania, emergono importanti chirurghi estetici e qui a Salerno, in particolare, c’è il professor D’Aniello. Solo che, in questa come in altre regioni, i pazienti devono fare attenzione a che le sale operatorie siano a norma: molto spesso, infatti, preferendo il risparmio, si sacrifica la qualità».
La "liposcultura superficiale" è la tecnica da lei ideata ed esportate nel mondo. E’ questo il metodo da preferire oggi oppure esiste qualcosa di nuovo all’orizzonte?
«La validità della liposcultura è gia stata riconosciuta. Oggi esiste un nuovo intervento veloce e che non comporta alcun rischio: si tratta di un laser che permette di far sciogliere in modo molto semplice i grassi e può essere associato o meno alla lipoaspirazione».
Quali motivazioni la hanno spinta a scrivere "Che faccio mi rifaccio?", il libro che scopre vizi e paure di artisti del mondo dello spettacolo?
«Dopo 30 anni di lavoro in mezzo alle donne ho sentito il bisogno di un’auto-confessione. Spogliando e vestendo le mie pazienti, sono entrato nell’interiorità di ciascuna di loro».
Quale categoria in particolare sceglie la chirurgia estetica?
«Sicuramente le donne avvocato».
Ha mai rifiutato di operare qualcuno?
«Se mi trovo di fronte ad un mitomane, rifiuto di operarlo».
Può un ritocco rendere davvero più bella la vita?
«Sì. La chirurgia estetica cura più l’anima che il corpo: riesce a far aprire il carattere a una ragazzina o a dare maggiore sicurezza alla gente».
Marilia Parente