La Cavaiola è uno scarico fognario 

Liquami inquinanti riversati la scorsa notte nel torrente sulla Nazionale

Tra le ore 2 e le 2,10 di ieri notte nel torrente Cavaiola arriva uno abbondantissimo scarico nauseabondo di liquami che rende irrespirabile l’area tra i comuni di Cava de’ Tirreni e Nocera Superiore. È stata una notte difficile quella tra lunedì e martedì scorso. In pochi minuti, l’aria, rinfrescata e ripulita dalla pioggia di giorni e anche di quei momenti, è diventata pestifera. Tra le 2:00 e le 2:10, infatti, si è avvertito all'improvviso una fortissimo odore di scarichi fognari. Esalazioni diffuse per un lungo tratto del cattivo odore tipico dello svuotamento dei pozzi neri ma decisamente più intensi.
Una puzza così forte da rendere difficoltoso il respiro per chi transitava in auto nel tratto che va dall’incrocio tra via XXV Luglio (ex Nazionale) e via Gaudio Maiori a Cava fino a Camerelle a Nocera Superiore. Il sospetto è che- come in tantissimi altri casi che tante proteste dei residenti hanno suscitato - il canale che scende dalla zona industriale metelliana sia stato adoperato per scarichi inquinanti ed illegali che poi finiscono nel Cavaiola e da qui nell'alveo comune nocerino insieme al Solofrana e quindi nel fiume Sarno.
In questo canale vengono immessi scarichi sempre di notte, in occasione di pioggia o nei giorni festivi e prefestivi che causano fortissimi odori nauseabondi legati, però, a scarichi industriali. Quello delle scorse ore, invece, era chiaramente riferibile ad immissioni di liquami fognari. In questo caso si può sospettare che autobotti di qualche piccola ditta di espurgo pozzi si siano disfatti dei loro carichi. Un’ipotesi potrebbe essere legata alla situazione dell’area industriale di Fosso Imperatore a Nocera Inferiore dove sono stati chiusi gli scarichi dei tombini di strade che finivano nel canale omonimo. In quell’area, oltre a qualche imprenditore criminale, scaricano le autobotti che prelevano i liquami di abitazioni e ditte senza fogne e, in cambio di un prezzo minore, non rilasciano fattura ai clienti: non producendo documentazione fiscale non possono giustificare i formulari ambientali e quindi non potranno far trattare nei centri autorizzati i liquami prelevati. A questo punto rimane solo ed esclusivamente la dismissione abusiva con scarichi illegali in un canale o in fogne vicini a corsi d’acqua. Chiusa l’opzione Fosso Imperatore, qualcuno potrebbe aver utilizzato il canale di via Gaudio Maiori per disfarsi di liquami maleodoranti
Salvatore De Napoli
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