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La Cassazione annulla la condanna di un pensionato

TEGGIANO. La Cassazione ha annullato le sentenze di condanna per riciclaggio e impiego di denaro e beni di provenienza illecita, pronunciate nel 2008 in primo grado dal Tribunale di Sala Consilina e...

TEGGIANO. La Cassazione ha annullato le sentenze di condanna per riciclaggio e impiego di denaro e beni di provenienza illecita, pronunciate nel 2008 in primo grado dal Tribunale di Sala Consilina e successivamente dalla Corte di Appello di Salerno, nei confronti di un uomo di 77 anni di Teggiano. Alla base della decisione c’è un vizio di legge rilevato dal difensore del settantasettenne: la richiesta di rinvio a giudizio e il decreto di fissazione dell’udienza preliminare sono stati effettuati prima dello scadere del termine di 20 giorni concesso dall’articolo 415 bis del codice di procedura penale per le richieste di integrazione probatoria pre processuale.

I giudici di terzo grado hanno accolto il ricorso presentato dall’avvocato del pensionato di Teggiano. «La richiesta di rinvio a giudizio prima del decorso del termine di 20 giorni – si legge nella sentenza – integra una nullità di ordine generale che determina la nullità della richiesta di rinvio a giudizio e di tutti gli atti consecutivi».

Nel caso specifico la richiesta di emissione del decreto che dispone il giudizio era stata formulata il 18 settembre 2007 prima dello scadere del ventesimo giorno dalla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato il 19 luglio 2007. I giudici hanno annullato le due sentenze e trasmesso gli atti alla Procura di Lagonegro. Ora il processo ripartirà da zero con l’alta probabilità che sopraggiunga la prescrizione.

Erminio Cioffi

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