La Cassa rurale bloccata dalla Bcc di Serino

Il piano di fusione delle banche di credito cooperativo è fermo al palo: la Cassa Rurale di Battipaglia attende comunicazioni dalla Bcc di Serino. Il consiglio d’amministrazione della banca battipagliese, che s’è riunito nelle scorse ore, attende che i vertici dell’istituto di credito del paese irpino decidano come procedere in seguito ai fatti di domenica scorsa. Il 15 gennaio, infatti, l’assemblea dei soci della Bcc di Serino, che avrebbe dovuto ratificare la fusione della banca irpina con la Bcc di Battipaglia e con quella di Salerno, già deliberata dalla maggioranza del cda serinese, era stata sospesa dal presidente, Paolo De Vivo. Due consiglieri d’amministrazione contrari alla fusione, infatti, durante i lavori assembleari, s’erano opposti al piano varato dalle tre banche. In più, molti serinesi hanno abbandonato la sala convegni in anticipo, senza far registrare gli allontanamenti, per cui, oltre alla tensione, s’era innalzata di parecchio pure la soglia del quorum.

E così, il presidente della Bcc di Battipaglia, Silvio Petrone, aveva annullato l’assemblea dei soci, inizialmente prevista per oggi e domani, e convocato il cda che, riunitosi nella serata di giovedì, ha stabilito di attendere una risposta da Serino prima di decidere sul da farsi.

Se dall’Irpinia decidessero di tirarsi indietro, Battipaglia dovrebbe incorporare comunque la Bcc di Salerno: sabato 14 gennaio, infatti, l’assemblea della banca del capoluogo s’era già riunita e aveva approvato la fusione. Naturalmente andrebbe elaborato un altro piano, che poi dovrebbe essere approvato nuovamente dai cda e poi da Bankitalia. Con il suo capitale libero di circa 9,5 milioni di euro, la Bcc di Serino è la più piccola delle tre banche: Salerno può contare su poco più di 22 milioni; Battipaglia su 100 milioni circa.(c. l.)

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