LA DECISIONE

La casa del boss diventa un centro di accoglienza a Salerno

L’immobile di Ogliara sarà destinato alle donne maltrattate

SALERNO. Un bene confiscato alla criminalità diventerà un casa di accoglienza per donne vittime di violenza. È questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale che per tale motivo ha deciso di candidare un immobile nella zona di Ogliara all’avviso pubblico emanato dal ministero dell’Interno e dalla Regione Campania per “interventi finalizzati al riuso e alla rifunzionalizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata”.
L’immobile, nello specifico, si trova in via Spirito, località San Nicola di Ogliara. È un appartamento che occupa sia il secondo che il terzo piano del condominio e che fu di proprietà di Pasquale Cifuni. Era da diversi anni che il Comune di Salerno coltivava questo progetto, ma servivano le risorse. Adesso c’è la concreta possibilità di riuscire ad avere i soldi necessari per questo importante intervento. Per poter partecipare all’avviso, la cui scadenza è stata prorogata al 31 gennaio, bisognava avere sul proprio territorio almeno quattro beni confiscati non ancora assegnati, cosa che si registra per il comune capoluogo. Il Comune di Salerno non ha dovuto fare altro che inviare la proposta progettuale che, tra l’altro, è già pronta da diverso tempo. L’intervento, in totale, dovrebbe costare 350mila euro, di cui 253mila soltanto per i lavori. Di questi soldi, l’amministrazione ha a disposizione soltanto 96mila e 700 euro. Di qui la necessità di accedere a questo finanziamento.
La confisca dei beni di Pasquale Cifuni è datata 1996. All’epoca, a seguito di un’operazione della Guardia di Finanza, vennero sequestrati al Cifuni (accusato di usura) un bar, una gioielleria, un centro di odontostomatologia, appartamenti, terreni e quote societarie per un totale di circa 50 miliardi delle vecchie lire. Dopo oltre venti anni, uno di questi beni potrebbe conoscere una nuova vita.
Angela Caso
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