VERSO LE REGIONALI

La candidatura di Caldoro, Salvini gioca la sua partita

Il leader leghista: «Troveremo un’intesa L’importante non è il nome ma la squadra: nemmeno Maradona vinceva da solo»

NAPOLI - Stefano Caldoro candidato del centrodestra alle regionali? «Non mi soffermo sui nomi, stiamo lavorando ad una squadra. Ci prendiamo qualche ora in più ma presto troveremo un accordo». Matteo Salvini arriva in un Teatro Augusteo gremito sia all’interno che all’esterno dai suoi simpatizzanti. Sulle magliette di alcuni attivisti si legge “Liberiamo la Campania”, ma c’è chi spera che si possa liberare almeno via Toledo occupata militarmente da decine di camionette di polizia e carabinieri, che fronteggiano il tentativo di sfondamento organizzato da alcuni centri sociali. «Qualcuno pensa che Napoli non sia una città aperta, in cui ogni tipo di idea possa essere espressa», afferma il leader della Lega, che sul palco è circondato dallo stato maggiore campano del partito, a cominciare dai parlamentari Gianluca Cantalamessa e Pina Castiello.

C’è anche Aurelio Tommasetti, ex rettore dell’Università di Salerno, responsabile del programma elettorale della Lega in Campania. «Per un ex rettore ci vuole coraggio ad entrare nella Lega, e lo ringrazio, come ringrazio i sindaci di Sorrento e Positano », dice. Sui temi nazionali, Salvini ribadisce la linea degli ultimi giorni sui decreti sicurezza («hanno reso più efficace il contrasto all’illegalità e non vanno cambiati») e su un’eventuale crisi di governo («prima si va al voto e meglio è: se si deve modificare velocemente la legge elettorale, ci accordiamo con chiunque, perfino con Conte»). Ma le regionali si avvicinano e nel centrodestra l’intesa non c’è. Il leder della Lega aveva auspicato per la Campania un candidato della società civile, ma ora tira un po’ il freno.

«Non è importante il nome ma la squadra: nemmeno Maradona poteva vincere le partite da solo». Quel che conta è «offrire ai campani la squadra migliore » per mandare a casa De Luca che «bisogna ammetterlo afferma - è simpatico quando fa battute: ci andrei a fare una pizza. Il dramma è che questo gestisce la sanità, settore in cui la Campania, stando ai dati, è ultima per prestazioni». E, sulla possibile candidatura del ministro dell’Ambiente Sergio Costa per il Movimento 5 Stelle, commenta: «Quelli che non vogliono che i rifiuti spariscano dalle strade sono i primi nemici dell’ambiente, ambientalisti da salotto».

E poi spiega che è arrivato il momento di finirla con l’emergenza infinita dei rifiuti, mettendo mano alla costruzione di un nuovo termovalorizzatore a Napoli, «perché l’ambiente va coniugato con lo sviluppo». Qualche ora prima, Salvini era stato a Scampia e poi a Chiaia, dove aveva incontrato un gruppo di imprenditori nell’atelier di Maurizio Marinella. Il re delle cravatte, però, non sembra un nome spendibile per le regionali. Potrebbe esserlo come candidato sindaco di Napoli nel 2021? «Perché no. Mi interessa chi ha voglia di combattere per questa splendida città », conferma Salvini. «Anche perché - aggiunge, - dopo De Luca, tocca a De Magistris...».

Antonio Vastarelli