TERREMOTO

La Campania trema ancora, lo sciame divide gli esperti

Benevento, chiusi scuole e ateneo: il geologo contro il rettore. Paura a Salerno

BENEVENTO - Le serie di scosse di terremoto nel Beneventano hanno causato agitazione anche in buona parte del Salernitano. Ha ripreso a tremare la terra intorno a San Leucio del Sannio, in provincia di Benevento: ieri mattina, oltre una decina di scosse, superiore a magnitudo 2, ha fatto scendere in strada gli abitanti del Sannio e dell’Irpinia. La popolazione ha distintamente avvertito le scosse, la più forte delle quali, di magnitudo 3.8, alle 11 e 36, ed altre di intensità 3.4. I terremoti sono stati avvertiti anche nell’Agro nocerino, soprattutto tra Pagani, Nocera Inferiore e parte di Nocera Superiore, ai piani alti degli edifici, e nella Valle dell’Irno. Diverse persone intimorite, all’Università di Salerno, a Fisciano, si sono precipitate verso le auto per rientrare a casa. Scosse percepite anche a Salerno, sempre ai piani alti degli edifici. Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha chiuso le scuole. Gli studenti hanno raccontato di aver avuto la sensazione di vedere le pareti venire giù. Anche l’Università del Sannio ha chiuso battenti. Nel Salernitano, alcuni genitori si sono precipitati a scuola per chiedere di far uscire i propri figli prima della fine dell’orario scolastico.

Salvatore De Napoli

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