La Camera di commercio conferma Prete

Il presidente uscente rieletto per acclamazione: «Rigore e trasparenza come sul caso Intertrade»

Tutto come previsto: Andrea Prete è stato rieletto per acclamazione presidente della Camera di commercio. E il primo Consiglio camerale del nuovo quinquennio, con ben 19 volti nuovi rispetto al recente passato e la presenza, per la prima volta, di sei donne, si è trasformato in una festa. Del resto non poteva essere altrimenti, vista la presenza del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che ha “benedetto” la conferma di Prete, fortemente sponsorizzato proprio dall’ex sindaco di Salerno, che non ha nascosto l’amicizia e la stima nei confronti dell’imprenditore, e invitato tutti all’unità e alla coesione. E, di fronte a De Luca, tutto doveva essere perfetto, per celebrare l’evento senza nessun intoppo.

Tant’è che, almeno per una giornata, è stato fumato il calumet della pace e sono state messe da parte le incomprensioni tra le categorie che hanno portato prima al ricorso al Tar (poi ritirato) di Coldiretti e poi alla “battaglia” tra le categorie per ottenere la poltrona di vice presidente. Un discorso quest’ultimo che proseguirà nei prossimi giorni e fino al 27 ottobre, quando si dovrà per forza formare la giunta e assegnare gli incarichi. Il monito di De Luca, tuttavia, a remare tutti dalla stessa parte, senza lasciarsi andare a «provincialismi» e a «piccole clientele» è stato puntale. Il presidente della Regione, al corrente delle beghe in corso, ha lanciato un avvertimento inequivocabile al mondo imprenditoriale: «Non è possibile distrarsi – ha evidenziato – sennò saremo chiamati a leccarci le ferite. Dobbiamo ricostruire il destino produttivo di questo territorio, che ha delle eccellenze ma anche grandi criticità. E da questo punto di vista bisogna essere uniti e avere consapevolezza dei problemi che abbiamo e della sfida che è dinanzi a noi». E, per far capire come l’epoca delle ricreazione sia terminata, ha parlato dell’aeroporto Costa d’Amalfi: «Stiamo recuperando – ha chiarito – il disastro amministrativo, prodotto dalle logiche di provincialismo e di piccole clientele che sono intollerabili. È un investimento decisivo per l’equilibrio regionale, poiché Capodichino è al limite. L’unico problema è farci dare la concessione, che incredibilmente non abbiamo ancora. E quindi lavoreremo in termini imprenditoriali, cercando sul mercato le migliori professionalità. Ma è necessario far decollare l’aeroporto per il sistema produttivo e il turismo salernitano».

Intanto Prete ha assicurato che il suo corso procederà sulle tre direttrici che hanno caratterizzato questi mesi: «Rigore, oculatezza e trasparenza» principi «che ci hanno portato a prendere scelte difficili, come la dismissione di Intertrade. Mi sono ricandidato – ha aggiunto – perché abbiamo cominciato un percorso e vogliamo portarlo avanti». E, per recuperare qualche risorsa, dopo il taglio previsto dalla riforma, che ha di fatto dimezzato i diritti camerali, che sono passati dai 21 milioni di euro del 2014 ai 10 milioni di euro del 2017, oltre alla lotta ai morosi, è prevista anche la collaborazione con la Regione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA