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La “bretella” delle polemiche

L’opera pubblica lungo il corso del fiume contestata da Mormile

MINORI. È stata annunciata come l’opera principale dell’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Reale ma, già prima di iniziare i lavori, la bretella stradale prevista dal progetto lungo il corso del fiume “Reghinna Minor”, che non solo assolverebbe a compiti di protezione civile ma doterebbe il paese anche di parcheggi e box auto, rischia concretamente di approdare a breve nelle aule di giustizia.

A prospettare il ricorso al Tar, infatti, è Fulvio Mormile, già consulente dell’ex presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, che preannuncia una battaglia legale «nei confronti del bando, in cui si sbandiera un inesistente finanziamento pubblico di 12 milioni di euro». A detta di Mormile, infatti, il sindaco Andrea Reale avrebbe fatta propria un’idea della sua famiglia, risalente al 2009, arrecando un danno allo stessa cittadina, perché adesso l’opera non porterà particolare ricchezza all’economia locale.

«Avevamo proposto – precisa Mormile - la costruzione della bretella, il risanamento del costone, la realizzazione della galleria e di 200 box auto da vendere successivamente a prezzi calmierati a cittadini minoresi e di utilizzarne una parte per realizzare un parcheggio pubblico. E anche di migliorare la viabilità sulla Statale, mediante specifici lavori di allargamento della curva a gomito, accollandoci l’intero onere economico, sottolineando la volontà e l’impegno ad investire esclusivamente su professionalità e mano d’opera che fossero locali».

Insomma nel caratteristico borgo della Costiera amalfitana si prefigura una nuova guerra a suon di carte bollate, questa volta per la bretella lungo il fiume. «Il nostro progetto – conclude Mormile - si è scontrato e si continua a scontrare contro la volontà dell’amministrazione comunale. Difficile non capire, invece, che sarebbe stato capace di smuovere la stagnante situazione economica in cui versiamo grazie all’intervento dell’imprenditoria privata locale, e avrebbe inoltre realizzato il sogno di portare lavoro a Minori e ai minoresi, regalando alla collettività la strada, il risanamento del costone ed il tunnel, cercando di recuperare i quattro preziosi anni già persi».

Gaetano de Stefano

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