La battaglia di Giada per la vita 

Deve operarsi negli Usa e servono 150mila euro: l’intera città si sta mobilitando

Da sette anni combatte contro la malformazione di Chiari, una complessa patologia in cui la parte inferiore del cervelletto scende al di sotto della base cranica ed entra così nel canale spinale, compromettendo il midollo spinale e impedendo il normale flusso del fluido cerebro spinale, un liquido limpido che scorre intorno al cervello e al midollo. Una malattia che da quel maledetto 13 agosto 2010 le ha letteralmente cambiato la vita: ora con un viaggio della speranza negli Stati Uniti, vuole riprendersela.
Ha commosso il popolo del web e non solo la storia della ventenne Giada D’Avino, la scafatese che sta personalmente raccogliendo fondi sulla rete per affrontare un’operazione chirurgica a New York che le darebbe il 90 per cento di possibilità di guarire dalla complessa malattia. Sul portale “labuonacausa.org” si può donare anche un euro: lo scopo finale è arrivare alla cifra di 150mila euro necessaria per l’intervento in America e che la D’Avino spera di racimolare nei prossimi 19 giorni.
Al momento il cuore di Scafati le ha permesso di raggiungere quota 6mila euro. Tutti si sono mossi per lei, anche la Givova Scafati, che sta pensando a un’iniziativa da mettere in campo in vista della prossima partita casalinga, in programma domenica al “PalaMangano” contro Agrigento. «Ho tanta paura. L’America è lontana, ma in Italia non mi hanno dato queste certezze, non mi hanno garantito questo risultato - ha spiegato la giovane scafatese nell’appello lanciato sul web - ma, si sa, in America tutto è più grande, tutto è forse migliore, ma sicuramente tutto è più caro. Nonostante il grande interesse che il dottore Paolo Bolognese ha dimostrato verso di me e la mia situazione, la spesa necessaria per affrontare tutto è troppo elevata per me e la mia famiglia. Ci stiamo impegnando a unire tutte le forze, come facciamo sempre, nei momenti di difficoltà, ma stavolta l’obiettivo è davvero grande».
I medici hanno consigliato alla D’Avino di sottoporsi a un doppio intervento. «I medici che ho ascoltato mi hanno spiegato che sarà un intervento a quattro mani, difficile e delicato, ma che è l’unica cosa da fare se voglio tornare ad avere il completo uso delle mie gambe. Mi hanno garantito una possibilità di guarigione del 90 per cento e mi hanno assicurato che perderò solamente il 25 per cento della mobilità del collo. Per questo sto chiedendo un supporto a tutti coloro che leggeranno la mia storia, perché se raccoglierò la cifra necessaria in breve tempo potrò partire e raggiungere New York per affrontare finalmente l’operazione».
Ora Scafati tifa per lei. Tra le iniziative programmate anche quella di Luigi Cinquegrana, esponente cittadino del Partito democratico, che in occasione della propria festa di compleanno ha chiesto di ricevere da parenti e amici somme in denaro che poi devolverà completamente alla giovane.(d. g.)
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