La battaglia dei vigili Il comandante e i vice sono tutti in ferie

Assenti anche gli ufficiali impiegati nel settore Ambiente Servalli prepara la “rivoluzione”: il capo scelto con concorso

Continuano le polemiche in seno al comando di polizia locale di Cava. Dopo i malumori e le perplessità sollevate da alcuni membri della minoranza consiliare in merito alle decisioni dell’Amministrazione comunale di assegnare a rotazione il ruolo di comandante ai dirigenti di Palazzo di Città, c’è ora da scogliere il nodo ferie estive con un comando ad oggi parzialmente svuotato delle figure principali in concomitanza con il periodo di ferragosto. Ma la Giunta del sindaco Vincenzo Servalli non si perde d’animo e ha già annunciato entro gennaio un riassetto organizzativo a partire proprio dalla figura del comandante. Non è passato, infatti, inosservato che in questi giorni il dirigente-comandante, i due vice-comandanti e gli ufficiali del settore Ambiente e degrado urbano siano tutti contemporaneamente assenti perché in ferie; anzi – nelle ultime ore – diverse sono state le puntualizzazioni in merito al fatto che non siano rispettate norme e consuetudini che disciplinano e garantiscono la presenza e l’operatività dei sostituiti in casi di ferie o malattia.

Un situazione, tuttavia, che in molti avevano già presagito considerata la necessità di maggiore personale a cui più volte ha fatto riferimento lo stesso sindaco Servalli in consiglio comunale, di fronte alle sferzate arrivate dai banchi della minoranza e, nello specifico, dal consigliere Massimiliano Di Matteo, particolarmente attento alla situazione del comando di polizia locale spesso da lui definito “allo sbando”. «C’è la questione di incompatibilità di cariche tra dirigente e comandante – aveva già sottolineato Di Matteo –, è impensabile che un dirigente possa essere allo stesso tempo controllore e controllato (nel caso del segretario generale Maiorino, comandante ad interim fino al mese scorso), o che, come nel caso dell’ingegnere Attanasio oggi, mandante ed esecutore di un provvedimento».

Ma l’analisi del consigliere di “Amiamo Cava” era andata ancora più a fondo. A sostegno della sua tesi di un “comando allo sbando”, Di Matteo aveva portato anche all’attenzione del consiglio comunale i malumori interni tra gli stessi agenti per l’attribuzione di gradi e competenze non in linea con le vigenti norme. Da qui la decisione di Servalli di prendere in mano la situazione, forte anche della sua esperienza passata di assessore alla Sicurezza. Il sindaco ha infatti fatto sapere che col nuovo anno ci sarà un riassetto. L’intenzione è, anzitutto, quella di bandire un concorso per comandante.

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