LA DECISIONE

L’Umberto I senza medici, stop ai ricoveri in 2 reparti

I rinforzi chiesti non sono arrivati, “chiudono” Nefrologia e Gastroenterologia

Nefrologia e Gastroenterologia all'Umberto I di Nocera Inferiore, possibile ricoverare solo i codici rossi. È quello che accadrà per i prossimi giorni nel maggiore degli ospedali dell'Asl Salerno alle prese con i ben noti problemi di mancanza di personale, specie dei medici, che d'estate si acuisce per la necessità dei camici bianchi di effettuare parte delle loro ferie. Nelle scorse ore, con una nota a firma congiunta del direttore facente funzioni della Unità operativa di Nefrologia e del responsabile della Unità di Gastroenterologia, al momento riunite nei locali del primo reparto, è stata comunicata alla direzione sanitaria la difficoltà a garantire assistenza ai pazienti ricoverati, 13 posti letto occupati, per l'assenza di personale del comparto sanitario per ferie programmate e malattia, con la conseguente richiesta di sospensione temporanea dei ricoveri.

La direzione sanitaria, valutando le criticità e la difficoltà oggettiva della dirigenza dell'Umberto I di poter, visto il periodo estivo, reperire personale da altri reparti, ha disposto ieri mattina con effetto immediato la sospensione dei ricoveri in Nefrologia e Gastroenterologia. La direzione dell'ospedale ha chiesto al 118 di non inviare pazienti al Pronto Soccorso dell'Umberto I che necessitano di essere ricoverati in Nefrologia o Gastroenterologia, ad eccezione dei codici rossi.

Sarà cura della direzione dell'ospedale comunicare la ripresa delle attività. La sospensione potrebbe durare per tutta questa settimana, e con molta probabilità da lunedì la situazione dovrebbe tornare pressoché normale nei due reparti dell'Umberto I. L'ospedale di Nocera Inferiore, punto di riferimento di tutti i pazienti dell' Agro Nocerino e di molti del Napoletano, fa i conti ormai con un'atavica carenza di personale. Al momento mancano circa 25 medici, con situazione di maggiori difficoltà ad Ortopedia e Neurochirurgia, oltre che a Neurologia e in special modo al Pronto Soccorso.

In pratica, quello che è sulla carta un Dea di primo livello, ossia un ospedale votato in particolare ad assicurare le cure di emergenza ad un paziente, pecca proprio nelle branche dell'emergenza. Questo accade mentre ci sono tanti altri medici occupati nelle cosiddette strutture ridondanti, ossia articolazioni del sistema sanitario che ridimensionate farebbero recuperare personale sotto utilizzato. Un esempio sono i reparti doppione a poca distanza uno dall'altro e i Psaut o i punti di primo intervento.

Quest'ultimo tipo di strutture al di là della loro utilità, il più delle volte erogano interventi non urgenti, con il paziente visitato e poi trasferito a Nocera o in altro ospedale più attrezzato, con il rischio di allungare i tempi di cura. Questo accade soprattutto di notte, quando il personale di questi punti di intervento è sotto utilizzato rispetto alle richieste di cure rivolte ai loro colleghi dei pronto soccorsi.

Salvatore De Napoli