la cerimonia

L’ultimo viaggio del giovane Piero

A Santa Maria del Presepe i funerali del barman morto in Canada

“Ciao Piero”. Salutano così, con semplicità e rigoroso silenzio, gli amici di sempre e i parenti di Piero Petti, trentenne nocerino morto in Canada il 2 marzo scorso. Il giovane barman con la passione per i viaggi e per il Giappone, era partito per trascorrere alcuni giorni insieme ad alcuni suoi amici, conosciuti in uno dei suoi tanti viaggi, prima di partire alla volta della Germania per cercare lavoro in uno dei tanti locali italiani. Una morte improvvisa che ha gettato nello sconforto i parenti e gli amici di sempre che, proprio pochi giorni prima avevano parlato con Piero del futuro che lo aspettava una volta tornato in Europa.

Alle 16 di ieri si sono celebrati i funerali presso la chiesa di Santa Maria del Presepe, dove alcune centinaia di persone hanno dato l’ultimo saluto a Piero nonostante le condizioni climatiche avverse. Un funerale celebrato dopo circa due settimane dal decesso. Un ritardo dovuto all’iter burocratico necessario per far tornare la salma di Piero nella sua città, tra l’affetto della madre, dei parenti e dei suoi amici che più volte, durante queste due settimane, si sono messi in contatto con gli amici canadesi e le autorità locali per cercare di capire e di mediare per il ritorno della salma.

Un’attesa che è finita ieri mattina quando l’aereo proveniente dal Canada che trasportava la salma, è atterrato a Roma poco prima delle 9. La bara è stata quindi trasportata a Nocera Inferiore ed è arrivata in città, poco prima della funzione. Una funzione contrassegnata dal silenzio, dagli sguarda persi e dalle lacrime. Solo un applauso ha interrotto un pomeriggio lungo ed uggioso, quando la bara è uscita dalla chiesa ed è stata accompagnata al cimitero. L’ultimo viaggio di Piero, il barman che amava girare il mondo.

Aldo Padovano

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