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L’ultimo saluto di Penta al maestro Rocco Maiellaro

FISCIANO. È andato via in silenzio, come nel suo stile, pacato, garbato, placido. Un altro pezzo di storia ha lasciato Penta, frazione di Fisciano che in passato è stata tra le località a maggior...

FISCIANO. È andato via in silenzio, come nel suo stile, pacato, garbato, placido. Un altro pezzo di storia ha lasciato Penta, frazione di Fisciano che in passato è stata tra le località a maggior concentrazione per la presenza di artigiani. Rocco Maiellaro era uno dei tanti maestri che hanno segnato la storia di questo paese, l’ultimo ceramista della Valle dell’Irno, un vero artista dell’argilla, nelle cui opere, realizzate e dipinte e mano, è racchiusa la tradizione proveniente da illustri antenati.

Rocco è venuto a mancare mercoledì scorso, all’età di 72 anni, a causa di una malattia che, purtroppo, non gli ha lasciato scampo. Ai suoi figli, Alfonso ed Ermanno, e alla moglie Mariarosaria Peluso, ha lasciato un patrimonio di inestimabile valore, custodito nella sua bottega artigiana dove sono conservati tanti lavori completati e altri ancora da completare. Un’eredità non tanto valutabile per l’aspetto di natura economica, quanto per quello che essa rappresenta in termini di valori.

Un testamento comunitario per la sua amata Penta, che ieri gli ha dato l’estremo saluto nella chiesa di San Bartolomeo Apostolo, dopo una toccante cerimonia officiata dal parroco, don Antonio Pisani. Una carriera, quella del maestro Maiellaro, iniziata all’età di 16 anni come garzone alle Ceramiche Marisa e proseguita come decoratore nella celebre “Ernestine” di Salerno. È proprio lì che Maiellaro ha appreso la difficile arte del tornio. Con la ceramica, il maestro Maiellaro è riuscito a creare fiorire, piatti, brocche, vasi e mattonelle dai colori e dalle forme accattivanti. Tra le sue prime opere c’è una che risale agli anni ’60. Si tratta di un Cristo in croce che Maiellaro non ha mai messo in vendita. Penta lo ricorderà come il maestro buono, mantenendo sempre vivo il suo ricordo racchiuso nei suoi gioielli di ceramica.(m. r.)

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