L’ultimo abbraccio per Giuseppe

A Nocera Superiore i funerali dell’operaio morto in un incidente sul lavoro

NOCERA SUPERIORE. «Giuseppe era un brav’uomo». Così padre Raffaele Bufano, durante l’omelia di ieri pomeriggio ai funerali di Giuseppe Pagano, tenutisi presso la chiesa di Santa Maria Maggiore. L’uomo è deceduto nel pomeriggio di giovedì in seguito alle gravi lesioni riportate nell’incidente che lo ha visto vittima all’interno della fabbrica di ceramiche “Il Pavone”, di Castel San Giorgio.

Pagano, 53 anni, originario di Nocera Superiore, della zona San Clemente vecchia, lascia la moglie Grazia, il figlio Salvatore e un nipotino. Fuori lo spiazzo della parrocchia, amici, colleghi ed ex colleghi lo ricordano come un grande lavoratore. «Ha lavorato per oltre quarant’anni. Era un onesto operaio».

Intanto le indagini delle forze dell’ordine proseguono. Il fascicolo dell’incidente è stato portato ieri mattina presso la Procura di Nocera Inferiore, sul tavolo del pm Amedeo Sessa. Una vicenda dai contorni ancora inspiegabili, il cui esito potrebbe avere qualche risvolto dall’impianto di videosorveglianza della struttura in cui lavorava l’uomo. Gli ultimi attimi di vita di Pagano si sono consumati intorno alle ore 17, mentre stava operando con il muletto per il trasporto di materiale. In conseguenza di circostanze ancora da chiarire, il nocerino sarebbe rimasto incastrato tra la forchetta e il carrello del muletto. L’agghiacciante incidente si è risolto con l’intervento dei vigili del fuoco che hanno estratto il corpo dell’uomo dalla morsa, mentre a fare l’esame esterno del corpo è stato il dottor Coletta dell’Asl nocerina. Sul posto dell’incidente mortale, sono poi arrivati anche gli uomini dell’Ispettorato del lavoro per valutare le dinamiche con cui si è svolta la vicenda. Ora le uniche risposte certe potrebbero darle le immagini riprese dalle telecamere dell’impianto di videosorveglianza.

L’episodio è essere l’ennesimo caso di morte sul lavoro in provincia di Salerno e in particolare nell’Agro nocerino sarnese.

Davide Speranza

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