L’ultimo abbraccio a Pasqualina

Nella chiesa di San Gregorio i funerali della donna deceduta all’ospedale di Eboli dopo un intervento

«La morte è un fatto che deve essere accettato come parte della vita»: con queste parole il parroco della chiesa San Gregorio VII di Battipaglia, don Michele Olivieri, ha salutato per l’ultima volta Pasqualina Ricca, la quarantottenne battipagliese deceduta mercoledì mattina all’ospedale di Eboli.

Una chiesa gremita ha accompagnato le esequie di una donna che in città era molto conosciuta. Una donna che - ha raccontato chi l’ha conosciuta - ha dedicato tutta la sua vita ai figli Assunta, Nunzio e Fortuna, inconsolabili e in lacrime ieri mattina in chiesa, al marito Onofrio Astro e al lavoro alla Finagricola con il consorte. Tutti i presenti in chiesa hanno mostrato ancora incredulità sulle dinamiche della morte della donna. Incognite ancora in cerca di risposte che dovranno giungere dall’autorità giudiziaria.

Per ora sette medici dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Eboli sono stati iscritti nel registro degli indagati per la morte di Pasqualina Ricca.

La donna, ricoverata lunedì per un intervento alla mandibola per la rimozione di una cisti, era deceduta improvvisamente mercoledì mattina, il giorno prima del suo quarantanovesimo compleanno. I familiari avevano subito presentato denuncia. Il pubblico ministero del Tribunale di Salerno, Roberto Penna, aveva disposto il sequestro della salma e della cartella clinica nel pomeriggio di mercoledì, quando i funerali erano già stati organizzati e disposti per il giorno successivo ed erano persino comparsi i primi manifesti in città. La salma di Pasqualina era stata liberata giovedì, dopo l’autopsia effettuata dal dottor Luigi Mastrangelo all’ospedale di Eboli. Le indagini dovranno stabilire le cause di una morte improvvisa sulla quale i familiari chiedono che si faccia chiarezza. L’intervento alla mandibola sembrava non avesse avuto complicazioni apparenti, ma così purtroppo non è stato.

Francesco Piccolo

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