montecorvino rovella 

L’ultimo abbraccio a Cincotti 

Chiesa gremita, c’era anche De Luca. Il ricordo di Volpe e Sica

Una cerimonia riservata, s’era detto. Eppure ieri la parrocchia della Immacolata concezione di Macchia di Montecorvino Rovella era stracolma per l’ultimo saluto a Davide Cincotti, il patron della “Deriblok” morto mercoledì all’età di 57 anni. In strada c’erano i manifesti per il trigesimo di “don Davide”, il papà morto un mese fa a 92 anni, ma non quelli per i funerali in sua memoria. Ma tanto s’è riunito comunque il gotha dell’imprenditoria per il geometra divenuto uno dei più grandi industriali d’Italia. C’era anche Vincenzo De Luca, che ha affisso il drappo funebre sul feretro proprio all’ingresso della chiesa, senza dire una parola.
A presiedere la celebrazione il prete battipagliese don Ezio Miceli, che ha parlato di disponibilità e straordinaria generosità. C’era pure il sindaco di Bellizzi, Mimmo Volpe, che con Cincotti c’è cresciuto. «È sempre stato attento, capace e anche molto riservato», dice, e ricorda quando «da piccoli si frequentava insieme la scuola a Salerno» e «quella collaborazione negli anni Duemila, alla ricerca di altri terreni all’estero». Per lui era un «vulcano industriale», l’imprenditore morto a Bellizzi, nella villa paterna di via Antica.
C’era pure il primo cittadino di Pontecagnano, Ernesto Sica. La voce rotta, pensando all’amico d’una vita. «Un dono di Dio», si limita a commentare. La salma è stata sepolta nella cappella di famiglia, a Rovella, con i corpi del papà e del figlioletto morto a 6 anni nel 1991.(c. l.)
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