IL DIKTAT

L'ultimatum del Tar: «Fonderie Pisano, fuori tutte le carte»

I giudici all’Istituto Zooprofilattico: lo studio sulla popolazione andrà consegnato per intero entro due mesi

SALERNO - Due mesi di tempo per presentare i dati completi dello Spes. Arriva un nuovo sollecito dai giudici amministrativo nei confronti dell’Istituto Zooprofilattico in merito alla richiesta di comitati e Comune di Pellezzano di avere accesso alla documentazione dello studio. Il tutto a seguito dell’ultimo capitolo dell’annosa vicenda, che ruota intorno alle Fonderie Pisano, con l’istituto che, dopo l’intimazione del Tar, aveva consegnato carte giudicate dai diretti interessati incomplete, e dunque da integrare. A incalzare per la pubblicazione dello Studio di Esposizione nella Popolazione Suscettibile sono in primis gli attivisti del comitato “Salute e vita”, da tempo impegnati nella battaglia per la chiusura o la delocalizzazione dello stabilimento di Fratte, soprattutto a seguito della relazione preliminare che aveva evidenziato elementi preoccupanti nelle analisi condotte su un campione di residenti nella zona a confine tra Salerno e la Valle dell’Irno. Una richiesta cui si era associata anche l’amministrazione comunale di Pellezzano, con in testa il primo cittadino Francesco Morra .

L’Istituto Zooprofilattico dava infine il via libera per rendere pubbliche le informazioni, ma ad attendere amministrazione e sindaco c’era una doccia fredda. Nella fattispecie a Morra e al presidente del comitato, Lorenzo Forte , recatosi a sua volta presso gli uffici insieme all’avvocato Franco Massimo Lanocita , venivano dati dei fogli bianchi. Un buco nell'acqua bollato come un “grande bluff”, peraltro nel pieno del braccio di ferro legale (si era a ottobre 2020). A tal proposito, un segnale chiaro, di lì a pochi giorni di distanza, veniva proprio dai giudici. Il Tar, infatti, ordinava all’istituto di sbloccare lo Spes, in quanto i dati venivano ritenuti una parte essenziale degli elementi su cui si sarebbe basato il procedimento, incardinato dall’associazione “Salute e Vita” contro la riapertura delle Fonderie Pisano. Anche quello, però, non sarebbe stato il passaggio definitivo.

Nelle scorse settimane, ecco scoppiare un ulteriore “casus belli”. Il motivo, in effetti, era lo stesso della volta precedente, ovvero lo Spes fornito dall’istituto, e finalmente nella disponibilità di Comune e associazione. La quale denunciava prontamente la mancanza di «relazioni specifiche, le slide mostrate il 27 novembre presso l'istituto ed i verbali di sopralluogo alle Fonderie Pisano, disattendendo così l'ordine del giudice e le richieste presentate dalla scrivente associazione e dal Comune di Pellezzano nella persona del sindaco, a seguito dell’accesso allo studio Spes, disposto con ordinanza dal Tar Campania Salerno. La mancata ottemperanza all’ordine del giudice da parte dell'Istituto Zooprofilattico conferma ancora una volta la incomprensibile ed ingiustificata volontà dell'istituto di non rendere pubblico lo studio Spes nella sua interezza». Alle parole di Forte seguiva l’ennesima istanza al Tribunale amministrativo, che ha preso atto della «richiesta di adozione di un provvedimento istruttorio atto a consentire l’acquisizione dell’ulteriore documentazione, pertinente alla vicenda de qua e non trasmessa dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno in adempimento alla predetta ordinanza e in riferimento alla richiesta di estrazione delle copie.

Ritenuto che trattasi di documenti pertinenti alla controversia in esame, considerato inoltre che la restante documentazione è stata acquisita solo il 28 gennaio, e dunque in prossimità della scadenza dei termini fissati per l’esercizio delle facoltà defensionali in vista della trattazione nel merito del presente ricorso». Il Tar ha ritenuto quindi opportuno «ordinare all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di consentire l’accesso alla parte istante, entro il termine di sessanta giorni ». Due mesi di tempo, in conclusione, per mettere fine a una controversia che va avanti da mesi.

(fra.ien.)