«L’ospedale Tortora è in gravi condizioni» Appello al ministro

Barone, presidente di “No Aids” scrive a Balduzzi «Venga a Pagani a verificare lo spreco di denaro»

PAGANI. «La situazione dell’ospedale civile “Andrea Tortora” è grave». Questa la sintesi dell’appello che Giuseppe Barone, presidente dell’Associazione nazionale “No AIDS Onlus” e coordinatore di “Cittadinanza Attiva” ha inviato al ministro della salute, Renato Balduzzi, al quale chiede di visitare l’ospedale paganese, e al presidente della giunta della regione Campania, Stefano Caldoro, al presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul servizio sanitario nazionale, Ignazio Marino, e al vicepresidente della commissione regionale per la sanità e la sicurezza sociale, Anna Petrone.

«Gli sperperi del passato e gli indebiti arricchimenti di alcuni politici - scrive Barone - stanno portando al paradosso la sanità campana. All’ospedale Pagani, in provincia di Salerno, dove ha sede l'Ospedale Civile “Andrea Tortora” si stanno vivendo momenti di grande sconforto. I continui giochetti della classe politica stanno portando allo smantellamento del nosocomio. La struttura ospedaliera di Pagani, inaugurata negli anni Sessanta e voluta fortemente dal compianto Bernardo D’Arezzo, doveva rappresentare il fiore all’occhiello della sanità del Mezzogiorno».

Barone sottolinea soprattutto un aspetto: «In un dato momento, la soluzione migliore è apparsa quella di dover procedere all’apertura di un nuovo cantiere, non per ultimare la costruzione dei due padiglioni incompiuti da annettere alla stessa struttura ospedaliera, ma per procedere al loro abbattimento, dando via al progetto della piastra di emergenza che avrebbe dovuto rilanciare il presidio ospedaliero di Pagani. Tale piastra, apparentemente potremmo dire che sia stata ultimata, peccato che l’apertura da anni viene continuamente rinviata. Paradossalmente, però, sono stati ancora stanziati 360mila euro per ultimarla. Ma l’eterna opera, ad oggi resta abbandonata a se stessa nonostante l’acquisto di attrezzature situate al suo interno».

Nella lettera-appello c’è dell’altro: «Nel 2010 il direttore sanitario Maurizio D’Ambrosio - aggiunge Barone - comunicava l’annessione al presidio di Pagani del Polo oncologico, che nasceva inizialmente come Polo di emergenza degli ospedali Riuniti di Pagani e Nocera Inferiore. La precedente amministrazione pensò poi, sulla scorta anche di dati statistici allarmanti, di trasformare il Polo di emergenza in Polo oncologico visto che la medicina oncologica del plesso di Nocera lamentava e lamenta l’esiguità di spazi e la carenza di laboratori, e inoltre a Pagani ha preso sempre più piede la chirurgia oncologica: al “Tortora” ci sono ben quattro sale operatorie, già attrezzate di tutto il necessario. Nel 2011 il commissario straordinario Maurizio Bortoletti prepara un protocollo d'intesa tra Asl Salerno e Human healt foundation di Spoleto, al fine di procedere all'affidamento del “Tortora” per ciò che riguarda il Polo oncologico. Si tratterebbe mantenere gli obbiettivi di assistenza sanitaria definiti dalla regione Campania».

Quindi Barone conclude: «Il fatto grave è che da marzo 2008 la Tac è rotta, l’esame purtroppo va rinviato ad altra data in un calvario fatto da tante date e troppe attese. E poi parlano di Polo oncologico».

Gerardo Vicidomini

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